L'antica chiesa rudere dei Servi è da tempo oggetto di interesse per aspetti di tipo architettonico e storiografico. Può costituire un approccio a questi complementare e non privo di interesse lo studio degli elementi costruttivi, in particolare della muratura in laterizio. I resti della chiesa sono stati sottoposti, alcuni anni fa, ad una serie di rilevi nell’ambito di una ricerca IUAV-CoRiLa e a successivi studi che hanno evidenziato la presenza di altinella, mattone di piccola dimensione di origine romana, prodotta e utilizzata a Venezia tra la fine del XIII e l’inizio del XV secolo. I due contributi integrati del presente saggio danno conto di alcuni esiti dell’osservazione diretta della materia di questa chiesa, che ha messo in luce un’articolazione di murature, confermando la natura pluristratificata dell’edificio, e del regesto degli interventi che si sono susseguiti dall’ultimo dopoguerra, cui segue una riflessione su possibili prospettive di tutela e valorizzazione. Questo sito archeologico urbano assume una rilevanza particolare per la città di Venezia e richiede, oltre a interventi di conservazione e protezione dei dati costruttivo-stratigrafici e della loro leggibilità, anche la messa in atto di interventi indiretti complementari, che abbiano come finalità quella di facilitare l’accesso, la visita e la fruizione dei valori condivisi.

La muratura della chiesa dei Servi nella storia del costruito materiale di Venezia. Conoscenza e valorizzazione

A. Squassina;
In corso di stampa

Abstract

L'antica chiesa rudere dei Servi è da tempo oggetto di interesse per aspetti di tipo architettonico e storiografico. Può costituire un approccio a questi complementare e non privo di interesse lo studio degli elementi costruttivi, in particolare della muratura in laterizio. I resti della chiesa sono stati sottoposti, alcuni anni fa, ad una serie di rilevi nell’ambito di una ricerca IUAV-CoRiLa e a successivi studi che hanno evidenziato la presenza di altinella, mattone di piccola dimensione di origine romana, prodotta e utilizzata a Venezia tra la fine del XIII e l’inizio del XV secolo. I due contributi integrati del presente saggio danno conto di alcuni esiti dell’osservazione diretta della materia di questa chiesa, che ha messo in luce un’articolazione di murature, confermando la natura pluristratificata dell’edificio, e del regesto degli interventi che si sono susseguiti dall’ultimo dopoguerra, cui segue una riflessione su possibili prospettive di tutela e valorizzazione. Questo sito archeologico urbano assume una rilevanza particolare per la città di Venezia e richiede, oltre a interventi di conservazione e protezione dei dati costruttivo-stratigrafici e della loro leggibilità, anche la messa in atto di interventi indiretti complementari, che abbiano come finalità quella di facilitare l’accesso, la visita e la fruizione dei valori condivisi.
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