L’area di studio, ubicata nell’estremo lembo orientale dei Colli Euganei, è ricchissima di specie vegetali: 938 entità attualmente presenti in soli 560 ettari. Sicuramente la grande variabilità dei substrati (latite, rioliti, scaglia rossa, torbe, argille, marne) abbinata ad un’insolita articolazione di morfologie ha favorito la biodiversità dell’area. La presenza di vari stadi successionali legati ad un modesto disturbo arrecato in tempi passati da attività antropiche tradizionali, rispettoso delle risorse disponibili, contribuisce ad esaltare la ricchezza di specie. Elevatissima ricchezza di specie nonostante l’escursione altimetrica sia decisamente contenuta (le quote vanno da 0 a 255 m slm). L’equilibrio ambientale raggiunto in quest’area è confermato da un numero relativamente basso di specie casuali, dalla percentuale di alloctone non elevata e da un numero comunque contenuto di specie segnalate da botanici del passato e non più ritrovate, includendo le quali giungeremmo ad un totale di 960 entità. In quest’area, si concentra il massimo numero di entità stenomediterranee di tutto l’entroterra veneto. Alcune delle specie presenti sono molto rare in Italia settentrionale o addirittura esclusive di questo piccolo settore delle alture padovane. Le eccellenze floristiche del M. Ceva e suoi dintorni si traducono in una complessità vegetazionale e un mosaico di habitat di straordinario pregio, spesso di problematica attribuzione in base agli schemi collaudati della fitosociologia classica. Talvolta risultano critici anche i riferimenti agli habitat Natura 2000, fondamentali per un’adeguata gestione e tutela su basi conservazionistiche

Flora del gruppo del M .Ceva e della fascia torbosa di bonifica del Ferro di Cavallo (Colli Euganei, PD, NE Italia) = Flora of the Mount Ceva group and the peaty belt of the “Ferro di Cavallo” (Euganean Hills, PD, NE Italy)

Masin, Rizzieri;Filesi, Leonardo
;
2021-01-01

Abstract

L’area di studio, ubicata nell’estremo lembo orientale dei Colli Euganei, è ricchissima di specie vegetali: 938 entità attualmente presenti in soli 560 ettari. Sicuramente la grande variabilità dei substrati (latite, rioliti, scaglia rossa, torbe, argille, marne) abbinata ad un’insolita articolazione di morfologie ha favorito la biodiversità dell’area. La presenza di vari stadi successionali legati ad un modesto disturbo arrecato in tempi passati da attività antropiche tradizionali, rispettoso delle risorse disponibili, contribuisce ad esaltare la ricchezza di specie. Elevatissima ricchezza di specie nonostante l’escursione altimetrica sia decisamente contenuta (le quote vanno da 0 a 255 m slm). L’equilibrio ambientale raggiunto in quest’area è confermato da un numero relativamente basso di specie casuali, dalla percentuale di alloctone non elevata e da un numero comunque contenuto di specie segnalate da botanici del passato e non più ritrovate, includendo le quali giungeremmo ad un totale di 960 entità. In quest’area, si concentra il massimo numero di entità stenomediterranee di tutto l’entroterra veneto. Alcune delle specie presenti sono molto rare in Italia settentrionale o addirittura esclusive di questo piccolo settore delle alture padovane. Le eccellenze floristiche del M. Ceva e suoi dintorni si traducono in una complessità vegetazionale e un mosaico di habitat di straordinario pregio, spesso di problematica attribuzione in base agli schemi collaudati della fitosociologia classica. Talvolta risultano critici anche i riferimenti agli habitat Natura 2000, fondamentali per un’adeguata gestione e tutela su basi conservazionistiche
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