“L’intuizione non esclude il metodo ma lo richiede. L’immaginazione è la controparte dialettica del metodo che rappresenta l’applicazione razionale di definite tecniche entro il processo inventivo” (Rosselli, 1973, p. 16-17). La rilettura in chiave contemporanea dell’impostazione editoriale che Alberto Rosselli ha inaugurato con Stile Industria permette oggi di riflettere sulle responsabilità (anche sociali) e sui limiti del disegno industriale inserendolo nel complesso dibattito sul design contemporaneo. Una rivista di cultura progettuale, che è al contempo una lezione di metodo e un modello di apertura mostra quanto, oggi come allora, sia necessario superare i confini dei riferimenti domestici per conoscere e comprendere la complessità. L’articolo rilegge in modo originale il contributo di Rosselli partendo dall’incrocio tra le fonti bibliografiche e lo stretto confronto con l’analisi delle scelte editoriali che emergono dalla rivista Stile Industria. Si adotta una metodologia storica che procede per analisi e confronto delle fonti, primarie e secondarie, per giungere a una visione critica del lascito di Alberto Rosselli e ne fa emergere il carattere anticipatore. L’impatto del contributo pubblicato su rivista scientifica in italiano, è comunque da considerarsi di rilevanza internazionale, poiché il Journal dell’Associazione Italiana storici del design, gode di un pubblico allargato e di un seguito presso la comunità scientifica internazionale degli storici del design.
Alberto Rosselli e «Stile Industria»: Unicità di un caso editoriale = Alberto Rosselli and «Stile Industria»: Uniqueness of a publishing case
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
Chiesa, Rosa
			2022-01-01
Abstract
“L’intuizione non esclude il metodo ma lo richiede. L’immaginazione è la controparte dialettica del metodo che rappresenta l’applicazione razionale di definite tecniche entro il processo inventivo” (Rosselli, 1973, p. 16-17). La rilettura in chiave contemporanea dell’impostazione editoriale che Alberto Rosselli ha inaugurato con Stile Industria permette oggi di riflettere sulle responsabilità (anche sociali) e sui limiti del disegno industriale inserendolo nel complesso dibattito sul design contemporaneo. Una rivista di cultura progettuale, che è al contempo una lezione di metodo e un modello di apertura mostra quanto, oggi come allora, sia necessario superare i confini dei riferimenti domestici per conoscere e comprendere la complessità. L’articolo rilegge in modo originale il contributo di Rosselli partendo dall’incrocio tra le fonti bibliografiche e lo stretto confronto con l’analisi delle scelte editoriali che emergono dalla rivista Stile Industria. Si adotta una metodologia storica che procede per analisi e confronto delle fonti, primarie e secondarie, per giungere a una visione critica del lascito di Alberto Rosselli e ne fa emergere il carattere anticipatore. L’impatto del contributo pubblicato su rivista scientifica in italiano, è comunque da considerarsi di rilevanza internazionale, poiché il Journal dell’Associazione Italiana storici del design, gode di un pubblico allargato e di un seguito presso la comunità scientifica internazionale degli storici del design.| File | Dimensione | Formato | |
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