Il testo raccoglie e sottolinea alcune esperienze utili a guardare al cielo come spazio del progetto di architettura tra fisica, arte, filosofia ed ecologia. Luogo di concreti disegni fantasmagorici, attuati da nuvole e uccelli, e spazio d’ispirazione per sogni mistico-metafisici, la cupola celeste è letta nell’opera di architettura come massa gravitazionale ma anche come aspirazione e meta. Definibile come “quinto prospetto” condivide con la terra trame d’inquinamento e perimetri di regolamentazione. Il cielo è un diritto, spesso anche un luogo di competizione: colossi vengono eretti per sfidarne la dimensione. Dal cielo arriva il diluvio, l’apocalisse, nel cielo si può essere in orbita, riferendosi al cielo si possono progettare cosmogonie. L’architettura terrestre non è impotente verso questo infinito, basta alzare la testa per vedere artifici, architetture misurate e costruite, strutture che sfidano la bellezza del mistero della volta celeste, giudizi annunciati o illusioni prospettiche a proporre profondità non presenti.-----The text brings together and emphasises some useful experiences in looking at the sky as a space for architectural design between physics, art, philosophy and ecology. A place of concrete phantasmagorical designs, enacted by clouds and birds, and a space of inspiration for mystical-metaphysical dreams, the celestial dome is read in the work of architecture as a gravitational mass but also as an aspiration and a purpose. Defined as a “fifth prospect” it shares with the earth plots of pollution and regulatory perimeters. The sky is a right, often also a place of competition: colossi are erected to challenge its dimension. From the sky comes the flood, the apocalypse, in the sky we can be in orbit, referring to the sky we can design cosmogonies. Earthly architecture is not powerless against this infinity, we need only raise our heads to see artifices, measured and constructed architectures, structures that challenge the beauty of the mystery of the celestial vault, announced judgments or perspective illusions to propose depths not present.

Cielo = Sky

Marini, Sara
2022-01-01

Abstract

Il testo raccoglie e sottolinea alcune esperienze utili a guardare al cielo come spazio del progetto di architettura tra fisica, arte, filosofia ed ecologia. Luogo di concreti disegni fantasmagorici, attuati da nuvole e uccelli, e spazio d’ispirazione per sogni mistico-metafisici, la cupola celeste è letta nell’opera di architettura come massa gravitazionale ma anche come aspirazione e meta. Definibile come “quinto prospetto” condivide con la terra trame d’inquinamento e perimetri di regolamentazione. Il cielo è un diritto, spesso anche un luogo di competizione: colossi vengono eretti per sfidarne la dimensione. Dal cielo arriva il diluvio, l’apocalisse, nel cielo si può essere in orbita, riferendosi al cielo si possono progettare cosmogonie. L’architettura terrestre non è impotente verso questo infinito, basta alzare la testa per vedere artifici, architetture misurate e costruite, strutture che sfidano la bellezza del mistero della volta celeste, giudizi annunciati o illusioni prospettiche a proporre profondità non presenti.-----The text brings together and emphasises some useful experiences in looking at the sky as a space for architectural design between physics, art, philosophy and ecology. A place of concrete phantasmagorical designs, enacted by clouds and birds, and a space of inspiration for mystical-metaphysical dreams, the celestial dome is read in the work of architecture as a gravitational mass but also as an aspiration and a purpose. Defined as a “fifth prospect” it shares with the earth plots of pollution and regulatory perimeters. The sky is a right, often also a place of competition: colossi are erected to challenge its dimension. From the sky comes the flood, the apocalypse, in the sky we can be in orbit, referring to the sky we can design cosmogonies. Earthly architecture is not powerless against this infinity, we need only raise our heads to see artifices, measured and constructed architectures, structures that challenge the beauty of the mystery of the celestial vault, announced judgments or perspective illusions to propose depths not present.
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