Si potrebbe intendere il viaggio alla scoperta delle città (volanti) come una spiccata aspirazione al progresso. Data la loro componente ideale, la loro attitudine anticipatrice dei tempi, avendo come fine ultimo quello di prefigurare realtà immaginifiche, l’architettura delle città evocate in questa voce di dizionario viene usata nei suoi linguaggi, nei suoi limiti e nelle sue possibilità di futuro. Il campionario di esempi suggerisce architetture molteplici, disposte sempre a riattivare un’immagine sin anche fantascientifica di strutture e forme sospese dal suolo, innalzate in cielo e attraversate da aria e luce di cui fanno parte: dalla realtà urbana volante di Hayao Miyazaki con la sua città-fortezza di Laputa, al progetto Cloud 9 di Buckminster Fuller, dalla macchina volante di Tatlin alla Nuvola di ferro di El Lissitzky, oltre che alla città volante progettata dall’artista-architetto sovietico Krutikov nel 1928 e oggi ricomposta da Carsten Höller e le villes spatiales fluttuanti nell’aria di Yona Friedman. In questo eteroclito viaggio ci ritroveremo catapultati in una realtà passata e presente ma anche pronta a sfidare l’ignoto e prospettare città volanti future, proiettate in un altrove tutto ancora da conquistare e abitare

Città (volanti)

Dalzero, Silvia
2022-01-01

Abstract

Si potrebbe intendere il viaggio alla scoperta delle città (volanti) come una spiccata aspirazione al progresso. Data la loro componente ideale, la loro attitudine anticipatrice dei tempi, avendo come fine ultimo quello di prefigurare realtà immaginifiche, l’architettura delle città evocate in questa voce di dizionario viene usata nei suoi linguaggi, nei suoi limiti e nelle sue possibilità di futuro. Il campionario di esempi suggerisce architetture molteplici, disposte sempre a riattivare un’immagine sin anche fantascientifica di strutture e forme sospese dal suolo, innalzate in cielo e attraversate da aria e luce di cui fanno parte: dalla realtà urbana volante di Hayao Miyazaki con la sua città-fortezza di Laputa, al progetto Cloud 9 di Buckminster Fuller, dalla macchina volante di Tatlin alla Nuvola di ferro di El Lissitzky, oltre che alla città volante progettata dall’artista-architetto sovietico Krutikov nel 1928 e oggi ricomposta da Carsten Höller e le villes spatiales fluttuanti nell’aria di Yona Friedman. In questo eteroclito viaggio ci ritroveremo catapultati in una realtà passata e presente ma anche pronta a sfidare l’ignoto e prospettare città volanti future, proiettate in un altrove tutto ancora da conquistare e abitare
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