Queste brevi note propongono una riflessione sul rapporto tra pratiche di cura della città – promosse, con sempre più frequenza, da cittadini, gruppi informali, associazioni ed esperti – e pianificazione urbanistica. Il contributo si compone di due paragrafi. Il primo esplora, a partire dalla discussione degli aggettivi con cui oggi vengono spesso qualificate le azioni di intervento sulla città contemporanea (temporary, informal, spontaneous, insurgent, ecc.) la definizione e il campo di applicazione dell’«urbanistica tattica», tra spontaneità, apprendimenti istituzionali e processi di progressiva istituzionalizzazione. Il secondo paragrafo si focalizza maggiormente sulle potenzialità e i limiti di integrazione tra pratiche di cura e strumenti di pianificazione.
IL PIANO URBANISTICO TRA TATTICHE E PRATICHE DI CURA
Basso, Matteo
;Fregolent, Laura
2022-01-01
Abstract
Queste brevi note propongono una riflessione sul rapporto tra pratiche di cura della città – promosse, con sempre più frequenza, da cittadini, gruppi informali, associazioni ed esperti – e pianificazione urbanistica. Il contributo si compone di due paragrafi. Il primo esplora, a partire dalla discussione degli aggettivi con cui oggi vengono spesso qualificate le azioni di intervento sulla città contemporanea (temporary, informal, spontaneous, insurgent, ecc.) la definizione e il campo di applicazione dell’«urbanistica tattica», tra spontaneità, apprendimenti istituzionali e processi di progressiva istituzionalizzazione. Il secondo paragrafo si focalizza maggiormente sulle potenzialità e i limiti di integrazione tra pratiche di cura e strumenti di pianificazione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
C1_LCCLAP_Basso Fregolent.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione Editoriale
Licenza:
Creative commons
Dimensione
1.85 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.85 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.