L'articolo è uno dei risultati scientifici di un progetto di ricerca cofinanziato da Università Iuav di Venezia e Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Centro ARCHiVe – Analysis and Recording of Cultural Heritage in Venice, riguardante i materiali dell'archivio personale di Ettore Sottsass jr, donato alla Fondazione stessa nel 2018 dalla vedova del progettista, Barbara Radice. Considerata la frammentata e dispersa dei fondi riguardanti il noto architetto-designer italiano, il contributo illustra inizialmente le possibilità di ricerca storica messe in campo dal progetto attraverso l'applicazione di strategie digitali e pratiche di digitalizzazione – adottate dal Centro ARCHiVe dal 2020 – finalizzate a ricostruire l'archivio attraverso l'interoperabilità dei dati dalla rete delle strutture che ne conservano i materiali, come oltre che alla Fondazione Cini, la Bibliothèque Kandinsky del Centre Pompidou a Parigi, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) Università di Parma, ma anche l’Archivio storico Olivetti a Ivrea, gli Archivi Aldo Londi e Industriale Bitossi a Montelupo Fiorentino o il Centro Studi Poltronova a Firenze, ossia le imprese con cui Sottsass ha collaborato. Da un lato quindi il contributo affronta questioni metodologiche stringenti e attuali riguardanti la ricerca storica nel campo del design, evidenziando differenti prospettive, difficoltà e potenzialità offerte dalla digital history, dall'altro approfondisce due casi studio dedicati alla poco nota attività grafica di Sottsass, compresi fra la formazione universitaria a Torino e le prime consistenti commesse come product designer verso la fine del decennio cinquanta, arricchendo il dibattito in corso sulla figura di Sottsass a partire da materiali poco studiati o inediti. Il contributo è frutto di una selezione tramite call for paper da parte della rivista interdisciplinare del Venice Centre for Digital and Public Humanities (VeDPH) delle Edizioni Ca' Foscari ed è stato sottoposto a double-blind peer review. La rivista open access approfondisce il dibattito metodologico a livello internazionale nel campo delle digital e public humanities che considera la base dello sviluppo collaborativo di risorse durevoli, riutilizzabili e condivise per la ricerca, l'apprendimento e la divulgazione pubblica.---- Ettore Sottsass archive is a fragmented and dispersed reality. At present only an historical research, together with the application of digital strategies and digitisation practices, could (re)construct it as a complete and coherent network of projects. It is today housed in several different institutions: the funds recently donated to Fondazione Giorgio Cini are now central to an ongoing research study, promoted by IUAV University, Venice, together with the ARCHiVe Centre of the same foundation. The project is part of a multi-annual digitisation and inventorying work: its objective is to offer the access to unpublished primary sources to a wider audience.

L’Archivio di Ettore Sottsass jr. Ricostruire mondi = The Ettore Sottsass Jr. archives: Reconstructing worlds

Bulegato, Fiorella
;
Scotti, Marco
2022-01-01

Abstract

L'articolo è uno dei risultati scientifici di un progetto di ricerca cofinanziato da Università Iuav di Venezia e Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Centro ARCHiVe – Analysis and Recording of Cultural Heritage in Venice, riguardante i materiali dell'archivio personale di Ettore Sottsass jr, donato alla Fondazione stessa nel 2018 dalla vedova del progettista, Barbara Radice. Considerata la frammentata e dispersa dei fondi riguardanti il noto architetto-designer italiano, il contributo illustra inizialmente le possibilità di ricerca storica messe in campo dal progetto attraverso l'applicazione di strategie digitali e pratiche di digitalizzazione – adottate dal Centro ARCHiVe dal 2020 – finalizzate a ricostruire l'archivio attraverso l'interoperabilità dei dati dalla rete delle strutture che ne conservano i materiali, come oltre che alla Fondazione Cini, la Bibliothèque Kandinsky del Centre Pompidou a Parigi, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) Università di Parma, ma anche l’Archivio storico Olivetti a Ivrea, gli Archivi Aldo Londi e Industriale Bitossi a Montelupo Fiorentino o il Centro Studi Poltronova a Firenze, ossia le imprese con cui Sottsass ha collaborato. Da un lato quindi il contributo affronta questioni metodologiche stringenti e attuali riguardanti la ricerca storica nel campo del design, evidenziando differenti prospettive, difficoltà e potenzialità offerte dalla digital history, dall'altro approfondisce due casi studio dedicati alla poco nota attività grafica di Sottsass, compresi fra la formazione universitaria a Torino e le prime consistenti commesse come product designer verso la fine del decennio cinquanta, arricchendo il dibattito in corso sulla figura di Sottsass a partire da materiali poco studiati o inediti. Il contributo è frutto di una selezione tramite call for paper da parte della rivista interdisciplinare del Venice Centre for Digital and Public Humanities (VeDPH) delle Edizioni Ca' Foscari ed è stato sottoposto a double-blind peer review. La rivista open access approfondisce il dibattito metodologico a livello internazionale nel campo delle digital e public humanities che considera la base dello sviluppo collaborativo di risorse durevoli, riutilizzabili e condivise per la ricerca, l'apprendimento e la divulgazione pubblica.---- Ettore Sottsass archive is a fragmented and dispersed reality. At present only an historical research, together with the application of digital strategies and digitisation practices, could (re)construct it as a complete and coherent network of projects. It is today housed in several different institutions: the funds recently donated to Fondazione Giorgio Cini are now central to an ongoing research study, promoted by IUAV University, Venice, together with the ARCHiVe Centre of the same foundation. The project is part of a multi-annual digitisation and inventorying work: its objective is to offer the access to unpublished primary sources to a wider audience.
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