L’effimero e con esso la sua variabile tempo, sono il grande paradigma con il quale rileggere la disciplina del progetto contemporaneo. L’assoluto protagonismo del tempo è testimoniato da importanti saggi, in primis lo storico Spazio, tempo architettura di Sigfried Giedion (1941), dove per riuscire a interpretare la rivoluzione della Bauhaus si introduce proprio la componente temporale per dare lettura dello spazio. Da Gropius e colleghi sono passati molti anni e il Tempo ha acquistato sempre più una dimensione fondamentale andando a soppiantare lo variabile spazio negli interni e nelle architetture. Un tempo sempre più “relativo” (per rubare l’intuizione Einsteiniana) che trasforma paradossalmente il temporaneo nell’unica constante delle nostre vite. Vite immerse in una società che del cambiamento ha fatto la sua cifra identificativa.
Design dell’effimero negli spazi urbani
Crippa, Davide
2023-01-01
Abstract
L’effimero e con esso la sua variabile tempo, sono il grande paradigma con il quale rileggere la disciplina del progetto contemporaneo. L’assoluto protagonismo del tempo è testimoniato da importanti saggi, in primis lo storico Spazio, tempo architettura di Sigfried Giedion (1941), dove per riuscire a interpretare la rivoluzione della Bauhaus si introduce proprio la componente temporale per dare lettura dello spazio. Da Gropius e colleghi sono passati molti anni e il Tempo ha acquistato sempre più una dimensione fondamentale andando a soppiantare lo variabile spazio negli interni e nelle architetture. Un tempo sempre più “relativo” (per rubare l’intuizione Einsteiniana) che trasforma paradossalmente il temporaneo nell’unica constante delle nostre vite. Vite immerse in una società che del cambiamento ha fatto la sua cifra identificativa.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Abitareconsapevole_copiaConforme_capDC.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione Editoriale
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
2.47 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.47 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.