Lo sviluppo da alcuni decenni di pratiche e processi di governance riferiti alle risorse ambientali nella forma dei contratti di fiume, di foce, di area umida, ecc., segnala un crescente orientamento verso strumenti e politiche multisettoriali, le quali affrontando i problemi da un punto di vista ecosistemico provano ad emanciparsi rispetto alle divisioni territoriali e di competenza. Pratiche che provano a collocarsi tra le ragioni della difesa e conservazione della biodiversità, e quelle dello sviluppo delle attività umane (agricole, acquatiche, turistiche, ecc.). L’articolo si propone di discutere alcune pratiche di governance, in particolare il contratto di area umida, soffermandosi a riflettere sulle criticità e potenzialità di approcci collaborativi nel campo della pianificazione di ambienti fragili. Tra i molti temi che emergono quando si discute di pratiche di governance in ambienti fragili, due sembrano particolarmente urgenti. Il primo è relativo alla rappresentanza degli “elementi non umani”, al riconoscimento di una pluralità radicale delle forme di vita; il secondo riguarda l’approccio collaborativo, la prospettiva del con-fare, del fare assieme. L’articolo prova a discutere brevemente tali aspetti.
La governance delle risorse ambientali tra protagonismo e nuovi patti
Tosi, Maria Chiara
2023-01-01
Abstract
Lo sviluppo da alcuni decenni di pratiche e processi di governance riferiti alle risorse ambientali nella forma dei contratti di fiume, di foce, di area umida, ecc., segnala un crescente orientamento verso strumenti e politiche multisettoriali, le quali affrontando i problemi da un punto di vista ecosistemico provano ad emanciparsi rispetto alle divisioni territoriali e di competenza. Pratiche che provano a collocarsi tra le ragioni della difesa e conservazione della biodiversità, e quelle dello sviluppo delle attività umane (agricole, acquatiche, turistiche, ecc.). L’articolo si propone di discutere alcune pratiche di governance, in particolare il contratto di area umida, soffermandosi a riflettere sulle criticità e potenzialità di approcci collaborativi nel campo della pianificazione di ambienti fragili. Tra i molti temi che emergono quando si discute di pratiche di governance in ambienti fragili, due sembrano particolarmente urgenti. Il primo è relativo alla rappresentanza degli “elementi non umani”, al riconoscimento di una pluralità radicale delle forme di vita; il secondo riguarda l’approccio collaborativo, la prospettiva del con-fare, del fare assieme. L’articolo prova a discutere brevemente tali aspetti.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TR2022-101008_Tosi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione Editoriale
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
715.32 kB
Formato
Adobe PDF
|
715.32 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.