Un complesso alberghiero abbandonato in uno Stato dissolto racconta del modernismo mediterraneo non allineato. È l’hotel Haludovo [1969-1972], immaginato da Boris Magaš come un «simulacro» (Mrduljaš, Turato, 2020) degli elementi della città storica, adagiati nella pineta di Malinska a Krk in una relazione organica del tutto intenzionale con la topografia del luogo. Senza addentrarci nella narrazione – seppure insolita – della sua vita, è piuttosto interessante rilevare come questa architettura, chiamata a confrontarsi con il difficile compito di trovare una mediazione impossibile tra l’ideologia sociale e gli interessi pragmatici della nascente industria turistica, abbia superato la prova del tempo grazie alla sua fedeltà alla coerenza tettonica e alla sincerità dei materiali.
(in)fedeli alla linea
Campeotto, Susanna
2022-01-01
Abstract
Un complesso alberghiero abbandonato in uno Stato dissolto racconta del modernismo mediterraneo non allineato. È l’hotel Haludovo [1969-1972], immaginato da Boris Magaš come un «simulacro» (Mrduljaš, Turato, 2020) degli elementi della città storica, adagiati nella pineta di Malinska a Krk in una relazione organica del tutto intenzionale con la topografia del luogo. Senza addentrarci nella narrazione – seppure insolita – della sua vita, è piuttosto interessante rilevare come questa architettura, chiamata a confrontarsi con il difficile compito di trovare una mediazione impossibile tra l’ideologia sociale e gli interessi pragmatici della nascente industria turistica, abbia superato la prova del tempo grazie alla sua fedeltà alla coerenza tettonica e alla sincerità dei materiali.File | Dimensione | Formato | |
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