La costruzione di nuovi muri di confine e la loro influenza nella trasformazione delle città

La presente ricerca muove i sui passi a partire da una rilevazione cartografico ad ampio raggio di tutti i muri che dividono il mondo e, attraverso una valutazione interdisciplinare, interpreta lo spazio di confine quale inizio narrativo, quale infrastruttura di contatto. La mappatura si fa allora strumento di ricerca operativo nell'analisi e nel progetto architettonico che, alla luce di ciò, non può procedere se non attraverso il critico studio del piano divisivo politico, culturale, ambientale che lo identifica e ne determina la ragione progettuale orientata a una concettualizzazione che va oltre le questioni strettamente legate al fare costruttivo della struttura organizzativo-difensiva e suggerisce un’ analisi in grado di spiegare una realtà urbana-territoriale fatta di spazi ibridi e inclusivi in cui rinegoziare rapporti spaziali, sociali ed economici e avviare uno sviluppo architettonico urbano nato dal basso. Si prospettano scenari futuri e futuribili della metamorfosi urbana, rimanendo all'interno di una cornice di senso in grado di alimentare il cambiamento a partire da azioni pubbliche e private.