Voci d'archivio

L’intervento approfondisce alcuni aspetti concernenti il rapporto tra found footage e paesaggi sonori, attraverso l’analisi di una serie di film italiani prodotti negli ultimi anni. In particolare, è analizzato il ruolo della voce nel processo di risemantizzazione delle immagini d’archivio. I casi proposti costituiscono un campionario in grado di illustrare diverse possibilità creative nel rapporto tra visivo e sonoro, allo scopo di slegare il senso del film dalla parola usata in termini puramente referenziali. Particolarmente interessanti risultano le pratiche autonarrative, nelle quali la presenza di colui che racconta, della sua voce, costituisce l’oggetto di performance capaci di dar forma sia a nuovi coinvolgimenti affettivi, sia a più vasti orizzonti collettivi e politici. In un percorso che procede dal personale all’impersonale emergono estetiche audiovisive del contemporaneo capaci di lavorare ai margini del visibile e del conoscibile.