In un anno, il 1959, e in una città, New York, una consolidata tradizione storiografica ha fissato l’esordio dell’avanguardia performativa occidentale. Qui il medesimo anno è assunto da una prospettiva inedita che stabilisce a Venezia il suo centro, seguendo, in uno stretto giro d’anni, tre eventi capitali che permettono di ridisegnare una geografia relazionale e politica dell’avanguardia scenica. Il primo riguarda le vicende che porteranno al debutto di Carmelo Bene con il leggendario Caligola di Camus. La relazione tra arte e azione al centro di questo lavoro e il ruolo di guida dell’intellettuale sono qui ricondotti al dibattito che opponeva Sartre e Camus rispetto alla Guerra d’Algeria e le lotte decoloniali. L’indipendenza algerina brucia poi nel secondo evento qui preso in esame, considerato il primo happening europeo: l’Anti-Procès di Jean-Jacques Lebel e Alain Jouffroy. Una denuncia al colonialismo, fortemente debitrice alle posizioni di Sartre, è infine Intolleranza 1960, l’«azione scenica» di Nono ancora a Venezia.

Una città e tre eventi. Per una genealogia decentrata dell’avanguardia performativa europea

Sacchi, Annalisa
2022-01-01

Abstract

In un anno, il 1959, e in una città, New York, una consolidata tradizione storiografica ha fissato l’esordio dell’avanguardia performativa occidentale. Qui il medesimo anno è assunto da una prospettiva inedita che stabilisce a Venezia il suo centro, seguendo, in uno stretto giro d’anni, tre eventi capitali che permettono di ridisegnare una geografia relazionale e politica dell’avanguardia scenica. Il primo riguarda le vicende che porteranno al debutto di Carmelo Bene con il leggendario Caligola di Camus. La relazione tra arte e azione al centro di questo lavoro e il ruolo di guida dell’intellettuale sono qui ricondotti al dibattito che opponeva Sartre e Camus rispetto alla Guerra d’Algeria e le lotte decoloniali. L’indipendenza algerina brucia poi nel secondo evento qui preso in esame, considerato il primo happening europeo: l’Anti-Procès di Jean-Jacques Lebel e Alain Jouffroy. Una denuncia al colonialismo, fortemente debitrice alle posizioni di Sartre, è infine Intolleranza 1960, l’«azione scenica» di Nono ancora a Venezia.
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