Il saggio approfondisce il concept design di Vico Magistretti con particolare riferimento ad alcuni disegni inediti ritrovati quest’anno all’interno del suo archivio. I fogli contengono una serie di rappresentazioni in proiezioni ortogonali e assonometriche di uno spazio abitativo minimo che si configura come “paesaggio domestico” mutevole e flessibile. Una sequenza di sei possibili soluzioni consentono di variare dal punto di vista formale e funzionale l’ambiente interno, immaginando un soffitto portante dove sospendere i mobili connessi a un sistema di contrappesi. La proposta progettuale era stata inviata da Magistretti per partecipare alla mostra sul design italiano Italy: The New Domestic Landscape. Achievements and Problems of Italian Design, promossa dal MoMA di New York. Se nella sezione Objects alcuni pezzi iconici di Magistretti sono stati scelti dal curatore, Emilio Ambasz, come simboli di ricerca formale e tecnica, negli Environments la proposta del maestro milanese non è andata a buon fine. A fronte di questo processo interrotto, l’utilizzo del digitale vuole restituire una plausibile immagine del concept del maestro milanese e tentare di sviluppare la sua idea di spazio flessibile evidenziando anche criticità tecniche connesse alla sua realizzazione fisica. Gli strumenti digitali ci vengono in aiuto e supportano l’analisi storico-critica dei progetti e integrano la fase di ricerca, interpretazione, rappresentazione, prefigurando soluzioni progettuali e implementando il modo in cui noi elaboriamo e diffondiamo le informazioni.

Tecnica e Forma sospese. Il ‘paesaggio domestico’ di Vico Magistretti

Liva, Gabriella
2023-01-01

Abstract

Il saggio approfondisce il concept design di Vico Magistretti con particolare riferimento ad alcuni disegni inediti ritrovati quest’anno all’interno del suo archivio. I fogli contengono una serie di rappresentazioni in proiezioni ortogonali e assonometriche di uno spazio abitativo minimo che si configura come “paesaggio domestico” mutevole e flessibile. Una sequenza di sei possibili soluzioni consentono di variare dal punto di vista formale e funzionale l’ambiente interno, immaginando un soffitto portante dove sospendere i mobili connessi a un sistema di contrappesi. La proposta progettuale era stata inviata da Magistretti per partecipare alla mostra sul design italiano Italy: The New Domestic Landscape. Achievements and Problems of Italian Design, promossa dal MoMA di New York. Se nella sezione Objects alcuni pezzi iconici di Magistretti sono stati scelti dal curatore, Emilio Ambasz, come simboli di ricerca formale e tecnica, negli Environments la proposta del maestro milanese non è andata a buon fine. A fronte di questo processo interrotto, l’utilizzo del digitale vuole restituire una plausibile immagine del concept del maestro milanese e tentare di sviluppare la sua idea di spazio flessibile evidenziando anche criticità tecniche connesse alla sua realizzazione fisica. Gli strumenti digitali ci vengono in aiuto e supportano l’analisi storico-critica dei progetti e integrano la fase di ricerca, interpretazione, rappresentazione, prefigurando soluzioni progettuali e implementando il modo in cui noi elaboriamo e diffondiamo le informazioni.
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