Il refettorio di Trinità dei Monti fu affrescato nel 1694 da Andrea Pozzo, il quale gli conferì una spazialità illusoria dalla forte natura teatrale. Sulle quattro pareti sono raffigurate le Nozze di Cana, mentre la volta a botte ospita una serie di travature e di mensole ingannevolmente aggettanti. Lo studio del dipinto da un punto di vista geometrico proiettivo è volto alla ricerca degli elementi che consentano di ricostruire un’attendibile tecnica esecutiva dell’opera – fermo restando il fine meramente conservativo e divulgativo insito nel progetto. Il percorso di analisi si è inizialmente incentrato sul rilievo metrico, tramite l’ausilio di un laser scanner. La scansione tridimensionale acquisita ci ha consentito di ricavare un modello 3D digitale del refettorio metricamente attendibile. Successivamente si è provveduto ad un rilievo di tipo fotografico, sfruttando principi di fotogrammetria e utilizzando apparecchi digitali che generassero delle immagini ad alta risoluzione. Le foto ottenute hanno subito diversi processi: lo stitching (per ottenere delle immagini complete delle singole pareti) e il confronto con l’ortofoto ricavata dalla nuvola di punti, al fine di garantire una certa attendibilità metrica delle immagini prima di poter passare alla loro analisi. Mediante il procedimento di prospettiva inversa si sono ricavate le piante e gli alzati della scena architettonica raffigurata con l’obiettivo di riuscire in seguito a ricavarne un modello digitale tridimensionale. Parallelamente, è stato realizzato anche un secondo modello “ideale”, sulla base dei canoni architettonici applicati all’impianto architettonico raffigurato. Il confronto finale fra i due modelli mira dunque ad individuare le modifiche apportate dall’artista alle immagini che, seppur corrette prospetticamente, sarebbero risultate altrimenti fortemente deformate e di difficile riconoscibilità da parte dell’occhio umano. Nel corso dello studio sono state sperimentate nuove tecniche di rilievo, applicando a superfici curve alcune delle metodologie sino ad oggi utilizzate solo per pareti piane. Per la successiva elaborazione digitale si è fatto ricorso invece a procedimenti sperimentali e software dedicati. Sulla base del lavoro effettuato e dei risultati ottenuti si è cercato altresì di fornire degli strumenti utili in supporto alle operazioni di restauro per le prospettive architettoniche, così da garantirne una corretta esecuzione dal punto di vista proiettivo geometrico.

Andrea Pozzo a Roma. Nuove ipotesi fruitive del refettorio di Trinità dei Monti

CALANDRIELLO, ANTONIO
2015-01-01

Abstract

Il refettorio di Trinità dei Monti fu affrescato nel 1694 da Andrea Pozzo, il quale gli conferì una spazialità illusoria dalla forte natura teatrale. Sulle quattro pareti sono raffigurate le Nozze di Cana, mentre la volta a botte ospita una serie di travature e di mensole ingannevolmente aggettanti. Lo studio del dipinto da un punto di vista geometrico proiettivo è volto alla ricerca degli elementi che consentano di ricostruire un’attendibile tecnica esecutiva dell’opera – fermo restando il fine meramente conservativo e divulgativo insito nel progetto. Il percorso di analisi si è inizialmente incentrato sul rilievo metrico, tramite l’ausilio di un laser scanner. La scansione tridimensionale acquisita ci ha consentito di ricavare un modello 3D digitale del refettorio metricamente attendibile. Successivamente si è provveduto ad un rilievo di tipo fotografico, sfruttando principi di fotogrammetria e utilizzando apparecchi digitali che generassero delle immagini ad alta risoluzione. Le foto ottenute hanno subito diversi processi: lo stitching (per ottenere delle immagini complete delle singole pareti) e il confronto con l’ortofoto ricavata dalla nuvola di punti, al fine di garantire una certa attendibilità metrica delle immagini prima di poter passare alla loro analisi. Mediante il procedimento di prospettiva inversa si sono ricavate le piante e gli alzati della scena architettonica raffigurata con l’obiettivo di riuscire in seguito a ricavarne un modello digitale tridimensionale. Parallelamente, è stato realizzato anche un secondo modello “ideale”, sulla base dei canoni architettonici applicati all’impianto architettonico raffigurato. Il confronto finale fra i due modelli mira dunque ad individuare le modifiche apportate dall’artista alle immagini che, seppur corrette prospetticamente, sarebbero risultate altrimenti fortemente deformate e di difficile riconoscibilità da parte dell’occhio umano. Nel corso dello studio sono state sperimentate nuove tecniche di rilievo, applicando a superfici curve alcune delle metodologie sino ad oggi utilizzate solo per pareti piane. Per la successiva elaborazione digitale si è fatto ricorso invece a procedimenti sperimentali e software dedicati. Sulla base del lavoro effettuato e dei risultati ottenuti si è cercato altresì di fornire degli strumenti utili in supporto alle operazioni di restauro per le prospettive architettoniche, così da garantirne una corretta esecuzione dal punto di vista proiettivo geometrico.
2015
9788866558842
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