Il saggio si propone di ricostruire, attingendo ai materiali documentari conservati nel Fondo Aldo Novarese della Tipoteca Italiana Fondazione (Tif), la figura di Aldo Novarese non tanto come progettista di caratteri tipografici – attività che lo ha portato alla notorietà internazionale – quanto come “bozzettista grafico”, impegnato nella progettazione di artefatti visivi differenti destinati alla promozione aziendale sia di aziende collocate nel comparto torinese sia della società Nebiolo, dove dal 1952 dirige lo Studio Artistico interno. La vicenda ricolloca quindi il contributo, finora poco indagato, di Novarese alla storia della grafica italiana e fa emergere, al contempo, l’azienda Nebiolo collocandola fra quelle imprese che, partendo da Olivetti, concorrono a definire lo “stile industriale” italiano almeno fino a metà degli anni sessanta. / The essay seeks to reconstruct, drawing primarily on the documentary materials conserved in the Aldo Novarese Fonds at the Tipoteca Italiana Fondazione (Tif), the figure of Aldo Novarese not just as a typeface designer – the work that brought him international renown – but as a “bozzettista grafico“, a graphic designer and commercial artist who designed a range of visual artefacts conceived for the promotion of companies in the industrial sector of Turin as well as for the Nebiolo foundry, for which he directed the in-house Art Studio in the mid-1950s. The story thus situates Novarese’s contribution to the history of Italian graphic design, which remains largely to be investigated, while at the same time calling attention to the Nebiolo type foundry which it positions among the companies that concurred to define the Italian “industrial style” at least through the mid-1960s.
Aldo Novarese bozzettista grafico
Bulegato, Fiorella
2023-01-01
Abstract
Il saggio si propone di ricostruire, attingendo ai materiali documentari conservati nel Fondo Aldo Novarese della Tipoteca Italiana Fondazione (Tif), la figura di Aldo Novarese non tanto come progettista di caratteri tipografici – attività che lo ha portato alla notorietà internazionale – quanto come “bozzettista grafico”, impegnato nella progettazione di artefatti visivi differenti destinati alla promozione aziendale sia di aziende collocate nel comparto torinese sia della società Nebiolo, dove dal 1952 dirige lo Studio Artistico interno. La vicenda ricolloca quindi il contributo, finora poco indagato, di Novarese alla storia della grafica italiana e fa emergere, al contempo, l’azienda Nebiolo collocandola fra quelle imprese che, partendo da Olivetti, concorrono a definire lo “stile industriale” italiano almeno fino a metà degli anni sessanta. / The essay seeks to reconstruct, drawing primarily on the documentary materials conserved in the Aldo Novarese Fonds at the Tipoteca Italiana Fondazione (Tif), the figure of Aldo Novarese not just as a typeface designer – the work that brought him international renown – but as a “bozzettista grafico“, a graphic designer and commercial artist who designed a range of visual artefacts conceived for the promotion of companies in the industrial sector of Turin as well as for the Nebiolo foundry, for which he directed the in-house Art Studio in the mid-1950s. The story thus situates Novarese’s contribution to the history of Italian graphic design, which remains largely to be investigated, while at the same time calling attention to the Nebiolo type foundry which it positions among the companies that concurred to define the Italian “industrial style” at least through the mid-1960s.File | Dimensione | Formato | |
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