Il progetto di ricerca offre un framework alle discipline del design per inquadrare le interfacce digitali e la loro relazione con gli spazi ed i luoghi a partire da una prospettiva proveniente dalle discipline teoriche dell’Interface Critique. Seguendo le orme di Branden Hookway, si sono identificate le interfacce nella loro ontologica processualità di contenere ed espandere le possibilità di un utente. In questo senso le interfacce digitali sono un luogo che definisce anche l’identità dell’utente attuando un processo di soggettivazione. Successivamente viene elaborato un contesto contemporaneo dove i servizi digitali definiscono una condizione interfacciale (Bratton) intrecciata con una condizione infrastrutturale della società (Easterling). La trattazione prosegue definendo il problema di statuto d’interazione tra interfacce mobili e spazio reale dove si sta attuando un rovesciamento del rapporto mondo- mappa con lo spazio reale che diventa indice per risorse digitali. Il rapporto viene anche elaborato successivamente attraverso la definizione di Spatial Media (Leszczynski) e ad un excursus degli archetipi che definiscono lo spazio (Norberg-Schulz, Relph, Tuan, Bauman). Infine viene argomentata la possibilità di intervento sugli Spatial Media attraverso metodologie speculative che mettano in discussione lo statuto tra interfaccia e spazio.
Your Only Thing Is Space. Le interfacce digitali come dispositivi di potere sui luoghi: un framework di ricerca
Ciaramitaro, Mario
2023-01-01
Abstract
Il progetto di ricerca offre un framework alle discipline del design per inquadrare le interfacce digitali e la loro relazione con gli spazi ed i luoghi a partire da una prospettiva proveniente dalle discipline teoriche dell’Interface Critique. Seguendo le orme di Branden Hookway, si sono identificate le interfacce nella loro ontologica processualità di contenere ed espandere le possibilità di un utente. In questo senso le interfacce digitali sono un luogo che definisce anche l’identità dell’utente attuando un processo di soggettivazione. Successivamente viene elaborato un contesto contemporaneo dove i servizi digitali definiscono una condizione interfacciale (Bratton) intrecciata con una condizione infrastrutturale della società (Easterling). La trattazione prosegue definendo il problema di statuto d’interazione tra interfacce mobili e spazio reale dove si sta attuando un rovesciamento del rapporto mondo- mappa con lo spazio reale che diventa indice per risorse digitali. Il rapporto viene anche elaborato successivamente attraverso la definizione di Spatial Media (Leszczynski) e ad un excursus degli archetipi che definiscono lo spazio (Norberg-Schulz, Relph, Tuan, Bauman). Infine viene argomentata la possibilità di intervento sugli Spatial Media attraverso metodologie speculative che mettano in discussione lo statuto tra interfaccia e spazio.File | Dimensione | Formato | |
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