Il lemma "prossemica", declinato all'ambito della progettazione architettonica, è descritto a partire dall'etimologia, attraversando la definizione fornita dall’antropologo americano Edward Twitchell Hall, fino al suo significato per le persone con diverse disabilità, fisiche, sensoriali e cognitive. Parlare di accessibilità e inclusione significa oggi affrontare una questione che può essere trattata da molteplici punti di vista, in modo interdisciplinare e multiprofessionale. Di accessibilità si occupano i portatori di interesse, gli attivisti, i progettisti e i designer, gli operatori sociali e sanitari, gli amministratori e i politici, i ricercatori e gli studiosi. Ognuno possiede una visione peculiare che ne contraddistingue le specificità per garantire la qualità della vita delle persone con disabilità, la loro autonomia, indipendenza e serenità. Tutti necessitano di un linguaggio comune, terreno di condivisione e confronto. Il Manifesto lessicale si concentra su 50 lemmi, individuati come quelli più impiegati nel nostro ambito, ovvero il progetto di architettura per l’accessibilità, inteso come studio e intervento operativo finalizzato a rendere più inclusivi spazi, strutture, oggetti e servizi, nelle nuove costruzioni così come nel recupero del patrimonio culturale. Le autrici e gli autori sono soci della Società Italiana di Tecnologia dell’Architettura e aderiscono al Cluster Accessibilità Ambientale: in quanto tali, tutti svolgono attività di ricerca e/o didattica sul tema specifico dell’accessibilità ambientale e della progettazione inclusiva.
Prossemica
Giacomello, Elena
2023-01-01
Abstract
Il lemma "prossemica", declinato all'ambito della progettazione architettonica, è descritto a partire dall'etimologia, attraversando la definizione fornita dall’antropologo americano Edward Twitchell Hall, fino al suo significato per le persone con diverse disabilità, fisiche, sensoriali e cognitive. Parlare di accessibilità e inclusione significa oggi affrontare una questione che può essere trattata da molteplici punti di vista, in modo interdisciplinare e multiprofessionale. Di accessibilità si occupano i portatori di interesse, gli attivisti, i progettisti e i designer, gli operatori sociali e sanitari, gli amministratori e i politici, i ricercatori e gli studiosi. Ognuno possiede una visione peculiare che ne contraddistingue le specificità per garantire la qualità della vita delle persone con disabilità, la loro autonomia, indipendenza e serenità. Tutti necessitano di un linguaggio comune, terreno di condivisione e confronto. Il Manifesto lessicale si concentra su 50 lemmi, individuati come quelli più impiegati nel nostro ambito, ovvero il progetto di architettura per l’accessibilità, inteso come studio e intervento operativo finalizzato a rendere più inclusivi spazi, strutture, oggetti e servizi, nelle nuove costruzioni così come nel recupero del patrimonio culturale. Le autrici e gli autori sono soci della Società Italiana di Tecnologia dell’Architettura e aderiscono al Cluster Accessibilità Ambientale: in quanto tali, tutti svolgono attività di ricerca e/o didattica sul tema specifico dell’accessibilità ambientale e della progettazione inclusiva.File | Dimensione | Formato | |
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