Dal greco παραβολή, “collocazione di una cosa accanto a un’altra”, quindi “comparazione, similitudine”. La parabola è prima di tutto una traiettoria (Galileo) poi una sezione strutturale che si avvicina all’ottimale in termini sia di resistenza sia di rigidezza. Note le parabole in letteratura: narrazioni metaforiche per trasmettere un insegnamento o un messaggio. Nella parabola accanto al racconto viene posto ciò che esso simboleggia, naturale paragone di ogni allegoria. La parabola, in questo frangente, è sia lo stupefacente schema strutturale che definisce l’edificio Saipal (Maputo, 1952), sia la geometria che descrive la biografia dell’autore, sia la strategia del ricercatore. La fortuna di Pancho Guedes (1925-2015) ha una traiettoria parabolica aperta a sequenze di opere equidistanti da un fuoco: la forte convinzione della libertà e autorialità dell’architetto. L’esperienza diventa esperimento e l’osservazione diventa interpretazione. Si riconosce anche una chiara direttrice, che non appartiene al fuoco e che pone la narrazione accanto e all’interno di una letteratura più ampia che unisce il modernismo all’altro moderno, di semeraniana memoria. Autore dal linguaggio riconoscibile, Guedes opera una manipolazione plastica dei caratteri tipologici dall’interno di una formazione modernista, di una sensibilità mulatta, di una cultura poliedrica, di un senso etico e sociale del ruolo dell’architetto per cui pretende la medesima libertà dell’artista. La parabola non è una favola né si riferisce al mito, non è una allegoria a cui manca l’elemento di comparazione. La forza probativa della parabola è nell’analogia che in quanto tale non è identificazione, pena il non intenderne più l’insegnamento.
Parabola
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
Giani, Esther
			2023-01-01
Abstract
Dal greco παραβολή, “collocazione di una cosa accanto a un’altra”, quindi “comparazione, similitudine”. La parabola è prima di tutto una traiettoria (Galileo) poi una sezione strutturale che si avvicina all’ottimale in termini sia di resistenza sia di rigidezza. Note le parabole in letteratura: narrazioni metaforiche per trasmettere un insegnamento o un messaggio. Nella parabola accanto al racconto viene posto ciò che esso simboleggia, naturale paragone di ogni allegoria. La parabola, in questo frangente, è sia lo stupefacente schema strutturale che definisce l’edificio Saipal (Maputo, 1952), sia la geometria che descrive la biografia dell’autore, sia la strategia del ricercatore. La fortuna di Pancho Guedes (1925-2015) ha una traiettoria parabolica aperta a sequenze di opere equidistanti da un fuoco: la forte convinzione della libertà e autorialità dell’architetto. L’esperienza diventa esperimento e l’osservazione diventa interpretazione. Si riconosce anche una chiara direttrice, che non appartiene al fuoco e che pone la narrazione accanto e all’interno di una letteratura più ampia che unisce il modernismo all’altro moderno, di semeraniana memoria. Autore dal linguaggio riconoscibile, Guedes opera una manipolazione plastica dei caratteri tipologici dall’interno di una formazione modernista, di una sensibilità mulatta, di una cultura poliedrica, di un senso etico e sociale del ruolo dell’architetto per cui pretende la medesima libertà dell’artista. La parabola non è una favola né si riferisce al mito, non è una allegoria a cui manca l’elemento di comparazione. La forza probativa della parabola è nell’analogia che in quanto tale non è identificazione, pena il non intenderne più l’insegnamento.| File | Dimensione | Formato | |
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