I territori produttivi occidentali sono attualmente inseriti in un regime alimentare dominante di Cheap Food che presenta numerose fragilità di fronte alle crisi ambientali, sanitarie, economiche e geopolitiche in corso. In opposizione alla valorizzazione unidimensionale del cibo come merce, secondo molti autori le reti alimentari alternative costituiscono nicchie di transizione che possono contribuire a rafforzare la resilienza alimentare dei territori ed essere considerate come uno dei pilastri della costruzione di un nuovo regime di beni comuni alimentari. Questo contributo è tratto da una ricerca di dottorato che ha affrontato il paradigma della transizione agroalimentare. Lo ha fatto attraverso un’esplorazione delle iniziative situate in due territori produttivi contemporanei del contesto francese, le cui configurazioni spaziali corrispondono a due forme di territori europei: il territorio dell’ibridazione urbano-rurale del Bocage vendéen e il territorio denso e compatto del Val-de-Marne. In particolare, il contributo illustrerà l’esplorazione di alcune reti alimentari alternative – Association pour le Maintient de l’Agriculture Paysanne (AMAP) e organizzazioni simili – e gli spazi a loro associati. Il contributo ha l'obiettivo di verificare in che modo la condizione situata di queste iniziative può influenzare il loro funzionamento e il loro assemblaggio, e quindi provare a capire in che misura la loro dimensione spaziale possa influire sulla loro capacità di contribuire alla resilienza alimentare locale e alla transizione agroecologica in corso.
Territori produttivi in transizione. Reti alimentari alternative nei territori del Bocage vendéen e del Val-de-Marne.
Marcon, Alessandra
2024-01-01
Abstract
I territori produttivi occidentali sono attualmente inseriti in un regime alimentare dominante di Cheap Food che presenta numerose fragilità di fronte alle crisi ambientali, sanitarie, economiche e geopolitiche in corso. In opposizione alla valorizzazione unidimensionale del cibo come merce, secondo molti autori le reti alimentari alternative costituiscono nicchie di transizione che possono contribuire a rafforzare la resilienza alimentare dei territori ed essere considerate come uno dei pilastri della costruzione di un nuovo regime di beni comuni alimentari. Questo contributo è tratto da una ricerca di dottorato che ha affrontato il paradigma della transizione agroalimentare. Lo ha fatto attraverso un’esplorazione delle iniziative situate in due territori produttivi contemporanei del contesto francese, le cui configurazioni spaziali corrispondono a due forme di territori europei: il territorio dell’ibridazione urbano-rurale del Bocage vendéen e il territorio denso e compatto del Val-de-Marne. In particolare, il contributo illustrerà l’esplorazione di alcune reti alimentari alternative – Association pour le Maintient de l’Agriculture Paysanne (AMAP) e organizzazioni simili – e gli spazi a loro associati. Il contributo ha l'obiettivo di verificare in che modo la condizione situata di queste iniziative può influenzare il loro funzionamento e il loro assemblaggio, e quindi provare a capire in che misura la loro dimensione spaziale possa influire sulla loro capacità di contribuire alla resilienza alimentare locale e alla transizione agroecologica in corso.File | Dimensione | Formato | |
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