Tra i progetti di rigenerazione urbana a base culturale che agiscono dentro spazi in attesa di un potenziamento delle funzioni pubbliche esistenti (Albano e Mela, 2020), un ruolo di particolare rilievo è assunto oggi dalle esperienze condotte dalle scuole con la componente proattiva dell’associazionismo, del Terzo settore e della società civile. In queste circostanze, la scuola da istituzione chiusa nella sua missione formativa emerge al contrario come un dispositivo culturale locale vivo e pulsante perché abilitante di una pluralità di relazioni, ma anche di occasioni di progetto per gli spazi dentro e oltre il servizio scolastico. Per parlare, dunque, di interazioni inedite tra soggetti educativi (Istituzioni e comunità educanti) e progetto di città, il contributo ripercorre criticamente un caso emblematico: quello della Scuola Aperta e Partecipata Di Donato nel rione Esquilino della città di Roma. -----Among cultural-based urban regeneration projects that operate within those spaces waiting for an improvement of the existing public functions (Albano e Mela, 2020) a particularly prominent role is currently played by experiences conducted by schools, often with a strong involvement by parents’ associations, which are also an expression of new modes of interaction between citizens and institutions for collaborative governance practices. In these circumstances, the school, as an institution closed in its educational mission, emerges instead as a local cultural device that is alive pulsating, as it enables a plurality of relations, but also project opportunities for spaces within and beyond the school service embedded in the needs and requirements of the neighborhoods in which schools are sited. To discuss these unprecedented interactions between educational actors (institutions and educational communities) and city planning, this contribution critically examines an emblematic case: the Open and Participatory School Di Donato in the Esquilino district of Rome.

Una strada scolastica, una strada partecipata. Il caso della Scuola Aperta e Partecipata Di Donato a Roma e le interazioni inedite tra soggetti educativi e progetto di città

Cannella, Fabrizia
2022-01-01

Abstract

Tra i progetti di rigenerazione urbana a base culturale che agiscono dentro spazi in attesa di un potenziamento delle funzioni pubbliche esistenti (Albano e Mela, 2020), un ruolo di particolare rilievo è assunto oggi dalle esperienze condotte dalle scuole con la componente proattiva dell’associazionismo, del Terzo settore e della società civile. In queste circostanze, la scuola da istituzione chiusa nella sua missione formativa emerge al contrario come un dispositivo culturale locale vivo e pulsante perché abilitante di una pluralità di relazioni, ma anche di occasioni di progetto per gli spazi dentro e oltre il servizio scolastico. Per parlare, dunque, di interazioni inedite tra soggetti educativi (Istituzioni e comunità educanti) e progetto di città, il contributo ripercorre criticamente un caso emblematico: quello della Scuola Aperta e Partecipata Di Donato nel rione Esquilino della città di Roma. -----Among cultural-based urban regeneration projects that operate within those spaces waiting for an improvement of the existing public functions (Albano e Mela, 2020) a particularly prominent role is currently played by experiences conducted by schools, often with a strong involvement by parents’ associations, which are also an expression of new modes of interaction between citizens and institutions for collaborative governance practices. In these circumstances, the school, as an institution closed in its educational mission, emerges instead as a local cultural device that is alive pulsating, as it enables a plurality of relations, but also project opportunities for spaces within and beyond the school service embedded in the needs and requirements of the neighborhoods in which schools are sited. To discuss these unprecedented interactions between educational actors (institutions and educational communities) and city planning, this contribution critically examines an emblematic case: the Open and Participatory School Di Donato in the Esquilino district of Rome.
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