[IT] Se ci capitasse il compito di dover costruire un'opera su di un pianeta differente dal nostro, nell'atto di occupazione del sito ci si porrebbe l'interrogativo di come appoggiare i “piedi” al suolo, con la responsabilità di intaccare il meno possibile questo nuovo mondo, riscoprendo nel progetto di architettura la vera etica del rito della colonizzazione. Osservare il modo in cui la casa di vacanza progettata da Beate Hølmebakk e Per Tamsen occupa la superficie “lunare” ad Hamburgö è come osservare una sequenza di rituali dalla forte sensibilità, messi in atto per approcciare all'occupazione del sito e al tema stesso della dimora. Fondare, proteggersi, coprirsi, entrare, sostare, guardare, mangiare, lavarsi, riposare e – più generalmente – vivere diventano in questo allunaggio delle piccole “cerimonie” dell'abitare. [EN] If we were faced with the task of having to build a work on a planet different from our own, in the act of occupying the site we would ask ourselves the question of how to put our ‘feet’ on the ground, with the responsibility of affecting this new world as little as possible, rediscovering in the architectural project the true ethics of the ritual of colonisation. Observing the way in which the holiday home designed by Beate Hølmebakk and Per Tamsen occupies the ‘lunar’ surface in Hamburgö is like observing a sequence of highly sensitive rituals, enacted to approach the occupation of the site and the very theme of the dwelling. Founding, protecting oneself, covering oneself, entering, standing, watching, eating, washing, resting and - more generally - living become in this moonlit space some small ‘ceremonies’ of dwelling.
Manthey Kula, House On Hamburgö, Sweden.
Carlana, Michel
2022-01-01
Abstract
[IT] Se ci capitasse il compito di dover costruire un'opera su di un pianeta differente dal nostro, nell'atto di occupazione del sito ci si porrebbe l'interrogativo di come appoggiare i “piedi” al suolo, con la responsabilità di intaccare il meno possibile questo nuovo mondo, riscoprendo nel progetto di architettura la vera etica del rito della colonizzazione. Osservare il modo in cui la casa di vacanza progettata da Beate Hølmebakk e Per Tamsen occupa la superficie “lunare” ad Hamburgö è come osservare una sequenza di rituali dalla forte sensibilità, messi in atto per approcciare all'occupazione del sito e al tema stesso della dimora. Fondare, proteggersi, coprirsi, entrare, sostare, guardare, mangiare, lavarsi, riposare e – più generalmente – vivere diventano in questo allunaggio delle piccole “cerimonie” dell'abitare. [EN] If we were faced with the task of having to build a work on a planet different from our own, in the act of occupying the site we would ask ourselves the question of how to put our ‘feet’ on the ground, with the responsibility of affecting this new world as little as possible, rediscovering in the architectural project the true ethics of the ritual of colonisation. Observing the way in which the holiday home designed by Beate Hølmebakk and Per Tamsen occupies the ‘lunar’ surface in Hamburgö is like observing a sequence of highly sensitive rituals, enacted to approach the occupation of the site and the very theme of the dwelling. Founding, protecting oneself, covering oneself, entering, standing, watching, eating, washing, resting and - more generally - living become in this moonlit space some small ‘ceremonies’ of dwelling.File | Dimensione | Formato | |
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