Il saggio sviluppa l'idea che per Pasolini il valore della città attenga a un atto fondativo, alla sostanza di un mito incorrotto, quello dell'"urbs" custode di una "civitas" pura, non degenerata dalla mano dell'uomo o dall'alienazione della società dei consumi. Da un lato la città degli umili, un mondo arcaico, in qualche modo senza progresso, la cui origine precede la civiltà borghese e appare come bene incontaminato; dall'altro la diffidenza radicale verso le speranze progettuali della modernità, dei suoi ambienti asettici, di quartieri anestetizzati in cui si annuncia l'irreversibile perdita dell'incontaminato.
La città delle lucciole. Pasolini e il fantasma dell'origine.
Bertozzi, Marco
2024-01-01
Abstract
Il saggio sviluppa l'idea che per Pasolini il valore della città attenga a un atto fondativo, alla sostanza di un mito incorrotto, quello dell'"urbs" custode di una "civitas" pura, non degenerata dalla mano dell'uomo o dall'alienazione della società dei consumi. Da un lato la città degli umili, un mondo arcaico, in qualche modo senza progresso, la cui origine precede la civiltà borghese e appare come bene incontaminato; dall'altro la diffidenza radicale verso le speranze progettuali della modernità, dei suoi ambienti asettici, di quartieri anestetizzati in cui si annuncia l'irreversibile perdita dell'incontaminato.File in questo prodotto:
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