Il volume s’inquadra nel più vasto progetto di ricerca PRIN diretto di Sara Marini dal titolo “SYLVA ripensare la “selva”, coinvolgendo un ampio spettro di contributi disciplinari che ragionano su progetti, immaginari, pratiche e narrazioni che emergono da possibili forme di vicinanza e complicità tra le attività umane, i luoghi di vita e la percezione della natura. Il lavoro prende le mosse dall’apparente contraddizione che emerge nel coniugare la condizione biologica della selva e la capacità di “coltivarne” forme e processi, presentando una serie di punti di vista ed esperienze capaci di rappresentare una nuova strumentazione progettuale, riferibile a una condizione spaziale percepita come dominio dell’incolto; superando così quel dualismo che oscilla nella cultura occidentale tra timore e attrazione per l’oscura vicinanza del bosco.
Coltivare la selva
Luigi Latini
2023-01-01
Abstract
Il volume s’inquadra nel più vasto progetto di ricerca PRIN diretto di Sara Marini dal titolo “SYLVA ripensare la “selva”, coinvolgendo un ampio spettro di contributi disciplinari che ragionano su progetti, immaginari, pratiche e narrazioni che emergono da possibili forme di vicinanza e complicità tra le attività umane, i luoghi di vita e la percezione della natura. Il lavoro prende le mosse dall’apparente contraddizione che emerge nel coniugare la condizione biologica della selva e la capacità di “coltivarne” forme e processi, presentando una serie di punti di vista ed esperienze capaci di rappresentare una nuova strumentazione progettuale, riferibile a una condizione spaziale percepita come dominio dell’incolto; superando così quel dualismo che oscilla nella cultura occidentale tra timore e attrazione per l’oscura vicinanza del bosco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.