L’acume costruttivo sedimentato nei secoli si disperde in pochi decenni, con la costruzione delle grandi reti di distribuzione elettrica, idrica, termica e con l’immaginario di una abbondanza inesauribile e senza restrizioni. La maggioranza degli edifici presenti nel territorio, costruiti tra il 1945 e il 2000, è completamente a carico della rete e priva di dispositivi architettonici a contrasto delle temperature estreme. Il progetto si propone di recuperare quel sapere, nell'ottica della valorizzazione architettonica nell'ambito dei restauri energetici previsti in modo massiccio sul territorio.
Hortus conclusus: architettura per un abitare auto-sufficiente
Pisciella, Susanna
2024-01-01
Abstract
L’acume costruttivo sedimentato nei secoli si disperde in pochi decenni, con la costruzione delle grandi reti di distribuzione elettrica, idrica, termica e con l’immaginario di una abbondanza inesauribile e senza restrizioni. La maggioranza degli edifici presenti nel territorio, costruiti tra il 1945 e il 2000, è completamente a carico della rete e priva di dispositivi architettonici a contrasto delle temperature estreme. Il progetto si propone di recuperare quel sapere, nell'ottica della valorizzazione architettonica nell'ambito dei restauri energetici previsti in modo massiccio sul territorio.File in questo prodotto:
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