In Italia, le persone con background migratorio sono tra le più esposte a precarietà abitativa e si trovano ad affrontare ostacoli strutturali, tanto nel mercato immobiliare privato quanto nel pubblico, specchio di un’emergenza abitativa generalizzata, ma particolarmente escludenti per i migranti. Dalle paure e i pregiudizi dei proprietari immobiliari ai requisiti discriminatori posti dalle agenzie immobiliari, fino ai requisiti escludenti posti dalle leggi regionali per l’accesso agli alloggi popolari, per gli stranieri l’accesso alla casa è un vero percorso a ostacoli, anche quando avrebbero i requisiti per accedere alla casa pubblica o quando avrebbero le disponibilità economiche. Nell’assenza di politiche strutturali capaci di rispondere a nuove pressanti esigenze abitative, le soluzioni - come spesso accade - arrivano dal basso, dai territori e dagli attori locali. Nel paper saranno dunque approfondite alcune azioni di (ri)messa in gioco del patrimonio abitativo inutilizzato attraverso: a) l’intermediazione nel mercato privato tra proprietari immobiliari e persone migranti; b) il recupero del patrimonio edilizio pubblico. Tali pratiche appaiono rilevanti per il carattere innovativo degli strumenti e delle strategie messe all’opera, per la collaborazione orizzontale tra attori locali, istituzionali e non, e perché evidenziano l’efficacia e la possibilità di agire tanto sulla casa pubblica quanto sulla casa privata.
Migranti e accesso alla casa: sfide e pratiche innovative in Veneto
Flavia Albanese;giovanna marconi
2024-01-01
Abstract
In Italia, le persone con background migratorio sono tra le più esposte a precarietà abitativa e si trovano ad affrontare ostacoli strutturali, tanto nel mercato immobiliare privato quanto nel pubblico, specchio di un’emergenza abitativa generalizzata, ma particolarmente escludenti per i migranti. Dalle paure e i pregiudizi dei proprietari immobiliari ai requisiti discriminatori posti dalle agenzie immobiliari, fino ai requisiti escludenti posti dalle leggi regionali per l’accesso agli alloggi popolari, per gli stranieri l’accesso alla casa è un vero percorso a ostacoli, anche quando avrebbero i requisiti per accedere alla casa pubblica o quando avrebbero le disponibilità economiche. Nell’assenza di politiche strutturali capaci di rispondere a nuove pressanti esigenze abitative, le soluzioni - come spesso accade - arrivano dal basso, dai territori e dagli attori locali. Nel paper saranno dunque approfondite alcune azioni di (ri)messa in gioco del patrimonio abitativo inutilizzato attraverso: a) l’intermediazione nel mercato privato tra proprietari immobiliari e persone migranti; b) il recupero del patrimonio edilizio pubblico. Tali pratiche appaiono rilevanti per il carattere innovativo degli strumenti e delle strategie messe all’opera, per la collaborazione orizzontale tra attori locali, istituzionali e non, e perché evidenziano l’efficacia e la possibilità di agire tanto sulla casa pubblica quanto sulla casa privata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.