La Laguna di Venezia rappresenta un caso emblematico di interazione tra fattori ambientali, normativi e progettuali, con una storia di interventi volti principalmente a garantire la sopravvivenza della città insulare. Tuttavia, nel contesto attuale di crisi climatica e innalzamento del livello del mare, emergono nuove sfide che mettono in discussione i modelli di gestione tradizionali. Le azioni intraprese si rivelano spesso dense di paradossi e contraddizioni, riflettendo la complessità di un ecosistema fragile e altamente antropizzato. Allo stesso tempo, la Laguna diventa un laboratorio sperimentale, in cui soluzioni innovative si sviluppano attraverso un’interazione continua tra norme, attori e risorse. In questo scenario, il progetto di territorio non può più essere concepito come un processo statico, ma deve evolversi in una prospettiva dinamica, capace di adattarsi ai cambiamenti ambientali e socioeconomici. La gestione della Laguna si articola così in una rete di decisioni che coinvolgono istituzioni locali e internazionali, comunità residenti e settori economici, in un equilibrio sempre più instabile tra conservazione e trasformazione. L’adattamento delle infrastrutture idrauliche, la salvaguardia degli ecosistemi lagunari e la resilienza delle attività produttive si intrecciano con le esigenze della città, delineando scenari territoriali complessi e in continua evoluzione. Il rapporto tra terra e acqua, storicamente regolato da strategie ingegneristiche e politiche ambientali, necessita oggi di un ripensamento che integri approcci multidisciplinari e soluzioni sostenibili. La Laguna diventa così un banco di prova per modelli di governance flessibili, capaci di rispondere alle nuove condizioni idrogeologiche e ai processi di trasformazione in atto. In un contesto in cui la pressione antropica si combina con l’accelerazione dei fenomeni climatici estremi, l’equilibrio tra conservazione e sviluppo richiede scenari territoriali in grado di anticipare le evoluzioni del sistema lagunare e di integrare strategie di adattamento efficaci e sostenibili.

Venezia e dintorni: contratti e progetti nei territori lagunari

Giannotti, Emanuel
;
Tosi, Maria Chiara
;
Velo, Luca
2024-01-01

Abstract

La Laguna di Venezia rappresenta un caso emblematico di interazione tra fattori ambientali, normativi e progettuali, con una storia di interventi volti principalmente a garantire la sopravvivenza della città insulare. Tuttavia, nel contesto attuale di crisi climatica e innalzamento del livello del mare, emergono nuove sfide che mettono in discussione i modelli di gestione tradizionali. Le azioni intraprese si rivelano spesso dense di paradossi e contraddizioni, riflettendo la complessità di un ecosistema fragile e altamente antropizzato. Allo stesso tempo, la Laguna diventa un laboratorio sperimentale, in cui soluzioni innovative si sviluppano attraverso un’interazione continua tra norme, attori e risorse. In questo scenario, il progetto di territorio non può più essere concepito come un processo statico, ma deve evolversi in una prospettiva dinamica, capace di adattarsi ai cambiamenti ambientali e socioeconomici. La gestione della Laguna si articola così in una rete di decisioni che coinvolgono istituzioni locali e internazionali, comunità residenti e settori economici, in un equilibrio sempre più instabile tra conservazione e trasformazione. L’adattamento delle infrastrutture idrauliche, la salvaguardia degli ecosistemi lagunari e la resilienza delle attività produttive si intrecciano con le esigenze della città, delineando scenari territoriali complessi e in continua evoluzione. Il rapporto tra terra e acqua, storicamente regolato da strategie ingegneristiche e politiche ambientali, necessita oggi di un ripensamento che integri approcci multidisciplinari e soluzioni sostenibili. La Laguna diventa così un banco di prova per modelli di governance flessibili, capaci di rispondere alle nuove condizioni idrogeologiche e ai processi di trasformazione in atto. In un contesto in cui la pressione antropica si combina con l’accelerazione dei fenomeni climatici estremi, l’equilibrio tra conservazione e sviluppo richiede scenari territoriali in grado di anticipare le evoluzioni del sistema lagunare e di integrare strategie di adattamento efficaci e sostenibili.
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