Le materioteche hanno tradizionalmente svolto un ruolo fondamentale nella raccolta e catalogazione dei materiali, offrendo a designer e ricercatori uno strumento per l’analisi delle proprietà tecniche e prestazionali. Tuttavia, la loro struttura statica e la rigidità informativa pongono limiti significativi alla capacità di queste risorse di supportare pratiche progettuali più dinamiche e orientate alla circolarità. In risposta a tali criticità, questo paper propone un ripensamento delle materioteche attraverso l’interaction design, trasformandole da semplici archivi in dispositivi esplorativi capaci di restituire la complessità e il valore narrativo dei materiali. Attraverso l’analisi comparativa di 25 materioteche fisiche e 34 digitali, lo studio identifica le principali limitazioni dei modelli esistenti, tra cui la mancanza di interazione multisensoriale, la difficoltà nell’integrare dati esperienziali e la scarsa connessione con i contesti territoriali di produzione. L’approccio proposto mira a superare queste barriere attraverso modelli di narrazione interattiva che valorizzino la biografia dei materiali e le loro connessioni con processi produttivi e culturali. Il passaggio concettuale da Library a Exploratory implica una revisione dei metodi di archiviazione e fruizione, introducendo sistemi che permettano una navigazione più fluida e contestuale delle informazioni materiche. Le piattaforme digitali emergenti dimostrano il potenziale di un’interazione più coinvolgente, ma presentano ancora limiti in termini di frammentazione dei dati e mancanza di esperienze immersive. Il paper discute come un modello ibrido, che integri la fisicità dell’esperienza tattile con le possibilità delle tecnologie interattive, possa offrire nuove opportunità per la conoscenza e l’uso consapevole dei materiali nel design. Attraverso la proposta di un framework progettuale per materioteche interattive, il paper esplora le implicazioni di questo nuovo approccio per il design contemporaneo, evidenziando il ruolo dell’interaction design nel ridefinire le modalità di accesso, esplorazione e comprensione dei materiali. La ricerca contribuisce così alla costruzione di un modello di fruizione innovativo, in grado di supportare pratiche di progettazione circolare e di promuovere una più profonda consapevolezza sulla materialità nel processo creativo.

From Library to Exploratory: ripensare la narrazione dei materiali attraverso l’interaction design

Annapaola Vacanti
;
Michele De Chirico;Martin Romeo;Carlo Turri;Pietro Costa;Raffaella Fagnoni
In corso di stampa

Abstract

Le materioteche hanno tradizionalmente svolto un ruolo fondamentale nella raccolta e catalogazione dei materiali, offrendo a designer e ricercatori uno strumento per l’analisi delle proprietà tecniche e prestazionali. Tuttavia, la loro struttura statica e la rigidità informativa pongono limiti significativi alla capacità di queste risorse di supportare pratiche progettuali più dinamiche e orientate alla circolarità. In risposta a tali criticità, questo paper propone un ripensamento delle materioteche attraverso l’interaction design, trasformandole da semplici archivi in dispositivi esplorativi capaci di restituire la complessità e il valore narrativo dei materiali. Attraverso l’analisi comparativa di 25 materioteche fisiche e 34 digitali, lo studio identifica le principali limitazioni dei modelli esistenti, tra cui la mancanza di interazione multisensoriale, la difficoltà nell’integrare dati esperienziali e la scarsa connessione con i contesti territoriali di produzione. L’approccio proposto mira a superare queste barriere attraverso modelli di narrazione interattiva che valorizzino la biografia dei materiali e le loro connessioni con processi produttivi e culturali. Il passaggio concettuale da Library a Exploratory implica una revisione dei metodi di archiviazione e fruizione, introducendo sistemi che permettano una navigazione più fluida e contestuale delle informazioni materiche. Le piattaforme digitali emergenti dimostrano il potenziale di un’interazione più coinvolgente, ma presentano ancora limiti in termini di frammentazione dei dati e mancanza di esperienze immersive. Il paper discute come un modello ibrido, che integri la fisicità dell’esperienza tattile con le possibilità delle tecnologie interattive, possa offrire nuove opportunità per la conoscenza e l’uso consapevole dei materiali nel design. Attraverso la proposta di un framework progettuale per materioteche interattive, il paper esplora le implicazioni di questo nuovo approccio per il design contemporaneo, evidenziando il ruolo dell’interaction design nel ridefinire le modalità di accesso, esplorazione e comprensione dei materiali. La ricerca contribuisce così alla costruzione di un modello di fruizione innovativo, in grado di supportare pratiche di progettazione circolare e di promuovere una più profonda consapevolezza sulla materialità nel processo creativo.
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