La tesi indaga l’opera dell’architetto Giuseppe de Finetti indagandone alcuni progetti urbani non realizzati per la città di Milano. Emerge un’idea alternativa di città, che si contrappone a quella realizzatasi tra Ottocento e Novecento attraverso un’espansione omnidirezionale di un monocentro. L’analisi si concentra sul progetto presentato dal “Club degli Urbanisti”, gruppo di cui de Finetti faceva parte, in occasione del concorso per il piano regolatore di Milano del 1926-27. In esso si delinea una visione urbana basata su un sistema viario che attraversa il nucleo urbano rispondendo a necessità infrastrutturali ma anche di costruzione architettonica dello spazio pubblico. Questa visione si fonda sulle direttrici nord-ovest e nord-est, le quali reinterpretano la fondazione Romana della città, e si innesta sulla memoria urbana milanese attraverso alcune affinità con esempi di progetto del passato di Milano, il piano della Commissione d’Ornato del 1807 e alcune proposte di Leonardo da Vinci. La tesi approfondisce quindi, attraverso il ridisegno, alcuni progetti non realizzati elaborati da de Finetti negli anni successivi: le proposte per piazza Fontana e piazza Beccaria, la “Strada Lombarda” e Un grande stadio per Milano. Questi interventi esplorano la possibilità di trasformare porzioni esistenti della città attraverso un’architettura dello spazio pubblico capace di rispondere alle esigenze infrastrutturali della mobilità moderna. Maggiore approfondimento è dedicato al progetto dello stadio per via della sua ampiezza e complessità che intesse con la città circostante. Tutti i progetti analizzati sono stati oggetto di un lavoro di ridisegno e restituzione digitale, basato sul materiale d’archivio dell’architetto. Attraverso l’opera di de Finetti emergono visioni alternative della città esistente, che rendono possibile l’attraversamento del nucleo urbano su più livelli di quota. Spazi ipogei, strade e piazze si integrano in un sistema unitario, in cui l’architettura costruisce il luogo e l’impianto infrastrutturale. Nel complesso, la tesi offre una rilettura critica della figura di Giuseppe de Finetti, restituendone l’attualità del pensiero in merito ai processi di trasformazione urbana e alla costruzione architettonica della città.
Giuseppe de Finetti a Milano. La costruzione della città attraverso lo spazio pubblico infrastrutturale / Lucchi, Francesco. - (2025 May 20).
Giuseppe de Finetti a Milano. La costruzione della città attraverso lo spazio pubblico infrastrutturale.
LUCCHI, FRANCESCO
2025-05-20
Abstract
La tesi indaga l’opera dell’architetto Giuseppe de Finetti indagandone alcuni progetti urbani non realizzati per la città di Milano. Emerge un’idea alternativa di città, che si contrappone a quella realizzatasi tra Ottocento e Novecento attraverso un’espansione omnidirezionale di un monocentro. L’analisi si concentra sul progetto presentato dal “Club degli Urbanisti”, gruppo di cui de Finetti faceva parte, in occasione del concorso per il piano regolatore di Milano del 1926-27. In esso si delinea una visione urbana basata su un sistema viario che attraversa il nucleo urbano rispondendo a necessità infrastrutturali ma anche di costruzione architettonica dello spazio pubblico. Questa visione si fonda sulle direttrici nord-ovest e nord-est, le quali reinterpretano la fondazione Romana della città, e si innesta sulla memoria urbana milanese attraverso alcune affinità con esempi di progetto del passato di Milano, il piano della Commissione d’Ornato del 1807 e alcune proposte di Leonardo da Vinci. La tesi approfondisce quindi, attraverso il ridisegno, alcuni progetti non realizzati elaborati da de Finetti negli anni successivi: le proposte per piazza Fontana e piazza Beccaria, la “Strada Lombarda” e Un grande stadio per Milano. Questi interventi esplorano la possibilità di trasformare porzioni esistenti della città attraverso un’architettura dello spazio pubblico capace di rispondere alle esigenze infrastrutturali della mobilità moderna. Maggiore approfondimento è dedicato al progetto dello stadio per via della sua ampiezza e complessità che intesse con la città circostante. Tutti i progetti analizzati sono stati oggetto di un lavoro di ridisegno e restituzione digitale, basato sul materiale d’archivio dell’architetto. Attraverso l’opera di de Finetti emergono visioni alternative della città esistente, che rendono possibile l’attraversamento del nucleo urbano su più livelli di quota. Spazi ipogei, strade e piazze si integrano in un sistema unitario, in cui l’architettura costruisce il luogo e l’impianto infrastrutturale. Nel complesso, la tesi offre una rilettura critica della figura di Giuseppe de Finetti, restituendone l’attualità del pensiero in merito ai processi di trasformazione urbana e alla costruzione architettonica della città.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Giuseppe de Finetti a Milano. La costruzione della città attraverso lo spazio pubblico infrastrutturale.
Tipologia:
Tesi di dottorato
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