L’articolo indaga gli interni di un’architettura quasi inedita, la villa nella campagna lombarda progettata da Angelo Mangiarotti per Mila Schön tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio del decennio successivo. Se da un lato quest’abitazione costituisce un caso esemplare dell’uso mediatico che i primi protagonisti dello stilismo italiano hanno fatto degli interni domestici per definire la propria identità pubblica, dall’altro va interpretata come componente di un progetto di modernità che presso la sua committente travalica la moda e coinvolge l’architettura e il design d’interni. Il contributo evidenzia così come negli ambienti della villa, negli arredi e nella relazione tra interno ed esterno i tratti della modernità di Schön si intessono a quelli del progetto di Mangiarotti. / The article investigates the interior of an almost unknown building, the villa in the Lombardy countryside designed by Angelo Mangiarotti for Mila Schön between the end of the 1960s and the beginning of the following decade. If on the one hand this house constitutes an exemplary case of the media use that the early protagonists of Italian stilismo also made of domestic interiors in defining their public identity, on the other hand it should be interpreted as a component of a project of modernity that through its commissioner went beyond fashion and involved architecture and interior design. This contribution thus highlights how in the rooms of the villa, in the furnishings and in the relationship between interior and exterior, the traits of Schön’s modernity are interwoven with those of Mangiarotti’s project.
Indossare lo spazio. Mila Schön e Angelo Mangiarotti
Fava, Elena
;Brunello, Edoardo
2024-01-01
Abstract
L’articolo indaga gli interni di un’architettura quasi inedita, la villa nella campagna lombarda progettata da Angelo Mangiarotti per Mila Schön tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio del decennio successivo. Se da un lato quest’abitazione costituisce un caso esemplare dell’uso mediatico che i primi protagonisti dello stilismo italiano hanno fatto degli interni domestici per definire la propria identità pubblica, dall’altro va interpretata come componente di un progetto di modernità che presso la sua committente travalica la moda e coinvolge l’architettura e il design d’interni. Il contributo evidenzia così come negli ambienti della villa, negli arredi e nella relazione tra interno ed esterno i tratti della modernità di Schön si intessono a quelli del progetto di Mangiarotti. / The article investigates the interior of an almost unknown building, the villa in the Lombardy countryside designed by Angelo Mangiarotti for Mila Schön between the end of the 1960s and the beginning of the following decade. If on the one hand this house constitutes an exemplary case of the media use that the early protagonists of Italian stilismo also made of domestic interiors in defining their public identity, on the other hand it should be interpreted as a component of a project of modernity that through its commissioner went beyond fashion and involved architecture and interior design. This contribution thus highlights how in the rooms of the villa, in the furnishings and in the relationship between interior and exterior, the traits of Schön’s modernity are interwoven with those of Mangiarotti’s project.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.