L’articolo esplora le potenzialità di rigenerazione territoriale del Veneto attraverso l’integrazione tra mobilità attiva, reti idrografiche minori e sistema agrifood. In un contesto caratterizzato da sfide ambientali, economiche e sociali, l’indagine (condotta nell’ambito del progetto “STAI Veneto” finanziato dal Fondo Sociale Europeo attraverso l'Università Iuav di Venezia nel 2024) propone di rileggere le infrastrutture idriche e viarie secondarie come trame strategiche per lo sviluppo sostenibile. La ricerca si fonda su un approccio multidisciplinare e include casi studio come l’azienda agricola Nonno Andrea, emblema di innovazione produttiva e rigenerazione paesaggistica. Viene evidenziato il ruolo delle ciclovie (tra cui la Monaco-Venezia) come catalizzatori di nuove economie legate al turismo lento, in grado di valorizzare i paesaggi agricoli, favorire pratiche sostenibili e rafforzare l’accessibilità territoriale. L’articolo conclude proponendo scenari futuri in cui queste reti minori, interconnesse su scala locale ed europea, costituiscono l’ossatura di un progetto territoriale integrato e resiliente.
Mobilità attiva, reti idrografiche minori e Agrifood in Veneto : Nuove alleanze per scenari di rigenerazione territoriale
Velo Luca
;Bortolotto Elisabetta
2024-01-01
Abstract
L’articolo esplora le potenzialità di rigenerazione territoriale del Veneto attraverso l’integrazione tra mobilità attiva, reti idrografiche minori e sistema agrifood. In un contesto caratterizzato da sfide ambientali, economiche e sociali, l’indagine (condotta nell’ambito del progetto “STAI Veneto” finanziato dal Fondo Sociale Europeo attraverso l'Università Iuav di Venezia nel 2024) propone di rileggere le infrastrutture idriche e viarie secondarie come trame strategiche per lo sviluppo sostenibile. La ricerca si fonda su un approccio multidisciplinare e include casi studio come l’azienda agricola Nonno Andrea, emblema di innovazione produttiva e rigenerazione paesaggistica. Viene evidenziato il ruolo delle ciclovie (tra cui la Monaco-Venezia) come catalizzatori di nuove economie legate al turismo lento, in grado di valorizzare i paesaggi agricoli, favorire pratiche sostenibili e rafforzare l’accessibilità territoriale. L’articolo conclude proponendo scenari futuri in cui queste reti minori, interconnesse su scala locale ed europea, costituiscono l’ossatura di un progetto territoriale integrato e resiliente.File | Dimensione | Formato | |
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