La barriera costruita dallo Stato di Israele attorno ai territori palestinesi è diventata, fin dai primi pezzi realizzati da artisti occidentali «the ultimate activity holiday destination for graffiti writers», come la definì Banksy ai tempi della sue prime visite nel 2005. Da quel momento questo “muro” è stato letto sempre di più come un supporto per espressioni artistiche, in gran parte collegate a forme di protesta e costantemente sotto i riflettori dei media. Ma quale può essere il rapporto, in una scena geopolitica tanto complessa, tra un tale spazio e una forma espressiva come la Street Art, nata da azioni illegali all’interno di sottoculture urbane e arrivata a comunicare a un pubblico sempre più ampio?
I Fought the Law? Note sulla diffusione, la storia e il significato delle forme della Street Art sulla West Bank Barrier
Marco Scotti
2011-01-01
Abstract
La barriera costruita dallo Stato di Israele attorno ai territori palestinesi è diventata, fin dai primi pezzi realizzati da artisti occidentali «the ultimate activity holiday destination for graffiti writers», come la definì Banksy ai tempi della sue prime visite nel 2005. Da quel momento questo “muro” è stato letto sempre di più come un supporto per espressioni artistiche, in gran parte collegate a forme di protesta e costantemente sotto i riflettori dei media. Ma quale può essere il rapporto, in una scena geopolitica tanto complessa, tra un tale spazio e una forma espressiva come la Street Art, nata da azioni illegali all’interno di sottoculture urbane e arrivata a comunicare a un pubblico sempre più ampio?File | Dimensione | Formato | |
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