Il contributo approfondisce la tematica dello spazio minimo abitabile, analizzando il concept design di Magistretti presente in alcuni disegni inediti ritrovati, casualmente, nel 2022, all’interno dell’archivio della Fondazione studio museo Vico Magistretti. I fogli, accompagnati da una sintetica ma illuminante lettera di presentazione, contengono una proposta progettuale di elementi modulari per la partecipazione alla mostra sul design italiano Italy: The New Domestic Landscape. Achievements and Problems of Italian Design, promossa dal MoMA di New York nel 1972. Nonostante l’ambiente proposto al curatore, l’architetto Emilio Ambasz, non sia stato selezionato per l’esposizione, l’analisi e la modellazione 3D in ambito digitale delle rappresentazioni in proiezione ortogonale e in assonometria monometrica hanno permesso di ricostruire il significato e la logica compositiva del mutevole e flessibile ‘paesaggio domestico’ nell’ottica dei principi dell’Existenzminimum. Analizzati i singoli elementi volumetrici, corrispondenti ad arredi fissi o mobili, si è cercato di concretizzare l’idea progettuale di quello che doveva essere un prototipo industriale, economico e democratico. La sfida di approfondire e di realizzare digitalmente ‘l’abitare futuro’ di Vico Magistretti diventa oggi l’occasione per riflettere sulla funzionalità e flessibilità dello spazio domestico minimo. - The article explores the theme of minimal living space by analysing Magistretti’s design concept, which is contained in some unpublished drawings that were discovered by chance in the archives of the Fondazione studio museo Vico Magistretti in 2022. The sheets, accompanied by a brief but illuminating covering letter, contain a design proposal of modular elements for participation in the Italian design exhibition Italy: The New Domestic Landscape. Achievements and Problems of Italian Design, promoted by MoMA New York in 1972. Despite the fact that the environment proposed to the curator, architect Emilio Ambasz, was not selected for the exhibition, the analysis and 3D modelling in the digital sphere of orthogonal projection and monometric axonometric representations made it possible to reconstruct the meaning and compositional logic of the changing and flexible ‘domestic landscape’ from the perspective of the principles of Existenzminimum. After analysing the individual volumetric elements, corresponding to fixed or mobile furniture, an attempt was made to concretise the design idea of what was to be an industrial, economic and democratic prototype. The challenge to study and concretise Vico Magistretti’s ‘future living’ becomes an opportunity to reflect today on the functionality and flexibility of minimal domestic space.
La sfida dello spazio abitabile minimo = The challenge of minimal living space.
Liva, Gabriella
2025-01-01
Abstract
Il contributo approfondisce la tematica dello spazio minimo abitabile, analizzando il concept design di Magistretti presente in alcuni disegni inediti ritrovati, casualmente, nel 2022, all’interno dell’archivio della Fondazione studio museo Vico Magistretti. I fogli, accompagnati da una sintetica ma illuminante lettera di presentazione, contengono una proposta progettuale di elementi modulari per la partecipazione alla mostra sul design italiano Italy: The New Domestic Landscape. Achievements and Problems of Italian Design, promossa dal MoMA di New York nel 1972. Nonostante l’ambiente proposto al curatore, l’architetto Emilio Ambasz, non sia stato selezionato per l’esposizione, l’analisi e la modellazione 3D in ambito digitale delle rappresentazioni in proiezione ortogonale e in assonometria monometrica hanno permesso di ricostruire il significato e la logica compositiva del mutevole e flessibile ‘paesaggio domestico’ nell’ottica dei principi dell’Existenzminimum. Analizzati i singoli elementi volumetrici, corrispondenti ad arredi fissi o mobili, si è cercato di concretizzare l’idea progettuale di quello che doveva essere un prototipo industriale, economico e democratico. La sfida di approfondire e di realizzare digitalmente ‘l’abitare futuro’ di Vico Magistretti diventa oggi l’occasione per riflettere sulla funzionalità e flessibilità dello spazio domestico minimo. - The article explores the theme of minimal living space by analysing Magistretti’s design concept, which is contained in some unpublished drawings that were discovered by chance in the archives of the Fondazione studio museo Vico Magistretti in 2022. The sheets, accompanied by a brief but illuminating covering letter, contain a design proposal of modular elements for participation in the Italian design exhibition Italy: The New Domestic Landscape. Achievements and Problems of Italian Design, promoted by MoMA New York in 1972. Despite the fact that the environment proposed to the curator, architect Emilio Ambasz, was not selected for the exhibition, the analysis and 3D modelling in the digital sphere of orthogonal projection and monometric axonometric representations made it possible to reconstruct the meaning and compositional logic of the changing and flexible ‘domestic landscape’ from the perspective of the principles of Existenzminimum. After analysing the individual volumetric elements, corresponding to fixed or mobile furniture, an attempt was made to concretise the design idea of what was to be an industrial, economic and democratic prototype. The challenge to study and concretise Vico Magistretti’s ‘future living’ becomes an opportunity to reflect today on the functionality and flexibility of minimal domestic space.File | Dimensione | Formato | |
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