Il contributo propone un’indagine su alcune pratiche foto-testuali, che si relazionano con la specificità insulare di Venezia, negli anni della postpandemia e della crisi antropocenica. Il contributo analizza in particolare due pubblicazioni del 2024, edite da Wetlands, casa editrice veneziana nata per promuovere narrazioni ambientali, urbane e culturali dissidenti rispetto alla cartolina romantica e plastificata della città. Catalogo delle onde di Tiziano Scarpa e Anna Zemella è un photo-book a due voci, in cui la scrittura inventa una tassonomia poetica dell’onda e la fotografia costruisce una iconografia sensibile dell’acqua, disertando la referenzialità urbana. MaterVenezia di Andrea Semplici intreccia scrittura autobiografica e fotografia in bianco e nero, per raccontare la resistenza della vita ordinaria e delle relazioni comunitarie fuori dai corridoi turistici. Due “ecosistemi foto-testuali” che, a partire da pedagogie acquatiche e trame di relazioni, rivendicano la soglia lagunare come spazio di opposizione e trasformazione rispetto alle logiche estrattive del pensiero continentale dominante.
Foto-testi dall’isola. Venezia antropocenica
Giada Cipollone
In corso di stampa
Abstract
Il contributo propone un’indagine su alcune pratiche foto-testuali, che si relazionano con la specificità insulare di Venezia, negli anni della postpandemia e della crisi antropocenica. Il contributo analizza in particolare due pubblicazioni del 2024, edite da Wetlands, casa editrice veneziana nata per promuovere narrazioni ambientali, urbane e culturali dissidenti rispetto alla cartolina romantica e plastificata della città. Catalogo delle onde di Tiziano Scarpa e Anna Zemella è un photo-book a due voci, in cui la scrittura inventa una tassonomia poetica dell’onda e la fotografia costruisce una iconografia sensibile dell’acqua, disertando la referenzialità urbana. MaterVenezia di Andrea Semplici intreccia scrittura autobiografica e fotografia in bianco e nero, per raccontare la resistenza della vita ordinaria e delle relazioni comunitarie fuori dai corridoi turistici. Due “ecosistemi foto-testuali” che, a partire da pedagogie acquatiche e trame di relazioni, rivendicano la soglia lagunare come spazio di opposizione e trasformazione rispetto alle logiche estrattive del pensiero continentale dominante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



