Nell’ambito generale della riqualificazione urbana, un’attenzione particolare meritano oggi le periferie residenziali pubbliche, luoghi di bassa qualità della vita in cui và definito e stimolato un nuovo concetto di “abitare”. Questo concetto esce necessariamente dall’abitazione privata e si estende alla dimensione del quartiere, in particolare allo spazio aperto pubblico, che in quegli ambiti è quasi sempre luogo di abbandono, degrado, conflitti sociali ed insicurezza. Ma non solo: anche se non facilmente percepibile come tale, può Nel progetto di ricerca triennale qui presentato (finanziato dal Miur per il bando Firb “Futuro in Ricerca”, che coinvolge le Università Iuav di Venezia e Roma Tre Dipsa) l’approccio scelto considera il recupero dello spazio collettivo come fondamentale strumento di una riqualificazione di più ampio respiro e significato. La presenza negli insediamenti periferici di spazi aperti privi di vincoli e qualità, simili a dei “vuoti urbani”, è preziosa risorsa per azioni di rigenerazione locale a vari livelli. Da quello strettamente progettuale, che rinnova la qualità intrinseca di luoghi e spazi, a quello ambientale, che seguendo il principio della sostenibilità valorizza l’uso dei sistemi naturali di diverse scale; da quello sociale, con il coinvolgimento degli abitanti e la creazione di senso d’appartenenza e identità, a quello economico, che attrae l’intervento di nuovi operatori e integra fenomeni di auto-gestione e manutenzione locale. A livello di progetto urbano le tematiche principali affrontate nella ricerca riguardano: - la riconfigurazione degli spazi aperti e la morfologia dell’edificato - la densificazione (densità di volumi, cose, persone; intensità di usi e attività) - la sostenibilità (per una diversa considerazione del verde e dei sistemi naturali). La ricerca è impostata su tre fasi principali, da sviluppare ciclicamente: l’analisi di riqualificazioni esemplari, europee e italiane già positivamente realizzate, da cui estrapolare contenuti e procedimenti; l’applicazione diretta a casi studio italiani, opportunamente selezionati tra le periferie pubbliche, con progetti partecipati e scenari di fattibilità; l’estrapolazione di linee guida e best practices di progetto e processo, utilizzabili anche in altri contesti. Questo soprattutto se si vuole rispettare il principio della “feasibility” delle teorie indagate, per una concretezza delle proposte a livello tecnico, sociale, economico, processuale.

Qualità dell’abitare nello spazio collettivo. Rigenerare la periferia attraverso nuove configurazioni, densità, sostenibilità

DE MATTEIS, MILENA
2011-01-01

Abstract

Nell’ambito generale della riqualificazione urbana, un’attenzione particolare meritano oggi le periferie residenziali pubbliche, luoghi di bassa qualità della vita in cui và definito e stimolato un nuovo concetto di “abitare”. Questo concetto esce necessariamente dall’abitazione privata e si estende alla dimensione del quartiere, in particolare allo spazio aperto pubblico, che in quegli ambiti è quasi sempre luogo di abbandono, degrado, conflitti sociali ed insicurezza. Ma non solo: anche se non facilmente percepibile come tale, può Nel progetto di ricerca triennale qui presentato (finanziato dal Miur per il bando Firb “Futuro in Ricerca”, che coinvolge le Università Iuav di Venezia e Roma Tre Dipsa) l’approccio scelto considera il recupero dello spazio collettivo come fondamentale strumento di una riqualificazione di più ampio respiro e significato. La presenza negli insediamenti periferici di spazi aperti privi di vincoli e qualità, simili a dei “vuoti urbani”, è preziosa risorsa per azioni di rigenerazione locale a vari livelli. Da quello strettamente progettuale, che rinnova la qualità intrinseca di luoghi e spazi, a quello ambientale, che seguendo il principio della sostenibilità valorizza l’uso dei sistemi naturali di diverse scale; da quello sociale, con il coinvolgimento degli abitanti e la creazione di senso d’appartenenza e identità, a quello economico, che attrae l’intervento di nuovi operatori e integra fenomeni di auto-gestione e manutenzione locale. A livello di progetto urbano le tematiche principali affrontate nella ricerca riguardano: - la riconfigurazione degli spazi aperti e la morfologia dell’edificato - la densificazione (densità di volumi, cose, persone; intensità di usi e attività) - la sostenibilità (per una diversa considerazione del verde e dei sistemi naturali). La ricerca è impostata su tre fasi principali, da sviluppare ciclicamente: l’analisi di riqualificazioni esemplari, europee e italiane già positivamente realizzate, da cui estrapolare contenuti e procedimenti; l’applicazione diretta a casi studio italiani, opportunamente selezionati tra le periferie pubbliche, con progetti partecipati e scenari di fattibilità; l’estrapolazione di linee guida e best practices di progetto e processo, utilizzabili anche in altri contesti. Questo soprattutto se si vuole rispettare il principio della “feasibility” delle teorie indagate, per una concretezza delle proposte a livello tecnico, sociale, economico, processuale.
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