A prosecuzione della ricerca sull’opera di Jean Prouvé, approfondisce le tematiche del rapporto fra progetti ad elevato contenuto di innovazione e la loro durabilità. Le architetture moderne hanno in sé il germe della loro scomparsa: maggiore è l’innovazione, minore è la durata e l’efficienza. La necessità del recupero delle opere del maestro francese ripropone la problematica sul senso del recupero di opere progettate per non durare a lungo.
QUALE DESTINO PER IL MODERNO?
ZENNARO, PIETRO
1996-01-01
Abstract
A prosecuzione della ricerca sull’opera di Jean Prouvé, approfondisce le tematiche del rapporto fra progetti ad elevato contenuto di innovazione e la loro durabilità. Le architetture moderne hanno in sé il germe della loro scomparsa: maggiore è l’innovazione, minore è la durata e l’efficienza. La necessità del recupero delle opere del maestro francese ripropone la problematica sul senso del recupero di opere progettate per non durare a lungo.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.