Strumenti di rappresentazione stereoscopica e dispositivi di input non convenzionali in ambienti immersivi

Il digitale ha aperto la strada a nuove forme di espressione e introspezione della materia, ma il computer molto spesso è relegato al ruolo di tecnigrafo. Muoversi nelle tre dimensioni dello spazio, percepirlo visivamente, poterlo toccare immergendosi nella sua simulazione, non sono esperienze immediate nel fare architettonico contemporaneo. Eppure la “realtà virtuale” ha una storia radicata nel tempo. Spesso Realtà Aumentata e Realtà Virtuale si intrecciano, perché le tecnologie mescolano elementi tangibili alla credibile finzione. I confini sono talmente labili che forse è il caso di parlare di Realtà Mista, il luogo dove avviene la mimesi fra oggettualità e rappresentazione. Ma quali sono i limiti di queste tecnologie? Obiettivo di questa analisi è l’individuazione di quegli strumenti hardware e software utili alla definizione di possibili configurazioni multimediali, che consentano all’utilizzatore di esplorare interattivamente modelli tridimensionali in ambienti immersivi.