Le operazioni di costruzione dei grandi ensembles alla periferia di Parigi condotta da F. Pouillon negli anni sessanta, mostrano l'insistere sulla costruzione di un'architettura che sia anche definizione di uno spazio urbano riconoscibile. La scelta della pietra come materiale di costruzione, la diffidenza verso il beton brut o la prefabbricazione pesante, il privilegiare l'ordonnance verticale , corrispondono a una concezione archtettonica e urbana che parla di un'altra modernità, oggi più che mai attuale

Mostra Pantin, Montrouge, boulogne, Bilancourt, Medoun la Foret, fernand Pouillon architect. Fernand Pouillon a Parigi e il Pavillon de l'Arsenal.

MONTINI ZIMOLO, PATRIZIA
2004-01-01

Abstract

Le operazioni di costruzione dei grandi ensembles alla periferia di Parigi condotta da F. Pouillon negli anni sessanta, mostrano l'insistere sulla costruzione di un'architettura che sia anche definizione di uno spazio urbano riconoscibile. La scelta della pietra come materiale di costruzione, la diffidenza verso il beton brut o la prefabbricazione pesante, il privilegiare l'ordonnance verticale , corrispondono a una concezione archtettonica e urbana che parla di un'altra modernità, oggi più che mai attuale
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