Venezia è una città insidiosa, fragile e, al tempo stesso elastica, capace di adattarsi ai cambiamenti, accogliendoli, ma irrigidita in strutture urbane permanenti. Un ossimoro in dinamica contraddizione. Il rapporto tra il progetto contemporaneo e la città storica è ricco di opportunità, ma risulta dipendere da variabili spesso estranee alla disciplina, alla qualità architettonica. Le strategie della nostra disciplina nei confronti del rapporto fra Nuovo ed Antico, appaiono molto differenziate e i rapporti con il pubblico dell’Architettura, complessi. I soggetti che esprimono, di volta in volta, istanze etiche ed estetiche, sociali, economiche, culturali in senso ampio, sono molteplici, tutti autolegittimati a farlo, ma ciascuno utilizzando diversi sistemi di valore. Ogni tentativo di normare, di protocollare la qualità, risulta vano e, talora, patetico. Rem Koolhaas, Franco Purini e Bernardo Secchi si sono incontrati il 12 giugno in aula Tafuri a ca’ Badoer per ragionare su questi ed altri temi legati alle dialettiche che si instaurano tra antico e nuovo. Il dialogo fra tre protagonisti della cultura disciplinare, impegnati da anni in elaborazioni teoriche e ricerche progettuali ha posto in evidenza differenze (o identità). Sarà questa l’occasione per condurre una riflessione all’interno della comunità scientifica laddove è più appropriato ragionare insieme sul Progetto.

rem koolhaas: working with history

GIANI, ESTHER
2012-01-01

Abstract

Venezia è una città insidiosa, fragile e, al tempo stesso elastica, capace di adattarsi ai cambiamenti, accogliendoli, ma irrigidita in strutture urbane permanenti. Un ossimoro in dinamica contraddizione. Il rapporto tra il progetto contemporaneo e la città storica è ricco di opportunità, ma risulta dipendere da variabili spesso estranee alla disciplina, alla qualità architettonica. Le strategie della nostra disciplina nei confronti del rapporto fra Nuovo ed Antico, appaiono molto differenziate e i rapporti con il pubblico dell’Architettura, complessi. I soggetti che esprimono, di volta in volta, istanze etiche ed estetiche, sociali, economiche, culturali in senso ampio, sono molteplici, tutti autolegittimati a farlo, ma ciascuno utilizzando diversi sistemi di valore. Ogni tentativo di normare, di protocollare la qualità, risulta vano e, talora, patetico. Rem Koolhaas, Franco Purini e Bernardo Secchi si sono incontrati il 12 giugno in aula Tafuri a ca’ Badoer per ragionare su questi ed altri temi legati alle dialettiche che si instaurano tra antico e nuovo. Il dialogo fra tre protagonisti della cultura disciplinare, impegnati da anni in elaborazioni teoriche e ricerche progettuali ha posto in evidenza differenze (o identità). Sarà questa l’occasione per condurre una riflessione all’interno della comunità scientifica laddove è più appropriato ragionare insieme sul Progetto.
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