In order to compensate for the episodic nature of the themes covered by the contributions collected in the sec-tion introduced by this essay, here we discuss a unified - retrospective and prospective - vision of the historical events related to the "Geometry for Design". We argue that the "History of Descriptive Geometry", the "genealo-gy of the methods of projective representation" and the "morphology of curves and surfaces" are relevant in the study of the evolution of (artistic and technical) “visual artefacts” and that they must thus refer to the thematic area of "geometry in drawing for design": a field that, from a historical point of view, stands out against the background of the millennial comparison between "science of form" and "science of vision". This is the thesis that we prove, starting from the replacement - half a century ago - of Descriptive Geometry with Computational Geometry and indicating their continuity and discontinuity. In retrospect, we emphasize the discontinuity be-tween the mechanical-projective paradigm and the computational-informational one, superimposed on the deep continuity of a geometry intended as a natural science: a kind of knowledge that is always negotiated be-tween "morphology" and "theories of perception". In prospect, we prove the thesis by recognizing that today's applications of Computational Geometry are articulated following the chapters of the psychology of vision: from the elaboration of the proximal stimulus to the processes of perceptive, cognitive and cultural categorization. -------------- Per compensare l’episodicità dei temi trattati dai contributi raccolti nella sezione introdotta da questo saggio, qui argomentiamo una visione unitaria – retrospettiva e prospettiva – delle vicende storiche della “geometria per il disegno”. Sosteniamo che la “Storia della Geometria Descrittiva”, la “genealogia dei metodi di rappresenta-zione proiettiva” e la “morfologia delle curve e delle superfici” sono rilevanti nello studio dell’evoluzione degli artefatti visuali (artistici e tecnici) e che, perciò, si devono riferire all’ambito tematico della “geometria per il di-segno”: ambito che si staglia storicamente sullo sfondo del millenario confronto tra “scienza della forma” e “scienza della visione”. Questa è la tesi che dimostriamo (retrospettivamente e prospettivamente) partendo dal subentro – mezzo secolo fa – della Geometria Computazionale alla Geometria Descrittiva, indicandone continui-tà e discontinuità. Retrospettivamente, sottolineiamo la discontinuità tra il paradigma meccanico-proiettivo e quello computazionale-informazionale sovrapposta alla continuità profonda di una geometria intesa come scienza naturale: sapere da sempre negoziato tra “morfologia” e “teorie della percezione”. Prospettivamente, dimostriamo la tesi nel fatto che le applicazioni odierne della Geometria Computazionale si articolano seguendo i capitoli della psicologia e semiotica della visione: dall’elaborazione dello stimolo prossimale ai processi di ca-tegorizzazione percettiva, cognitiva e culturale.

On the Genealogy of Geometry in Drawing for Design: Primitive Future of a Techno-aesthetic Issue = Sulla genealogia della geometria nel disegno per il design: futuro primitivo di un tema tecno-estetico

Gay, Fabrizio
2018-01-01

Abstract

In order to compensate for the episodic nature of the themes covered by the contributions collected in the sec-tion introduced by this essay, here we discuss a unified - retrospective and prospective - vision of the historical events related to the "Geometry for Design". We argue that the "History of Descriptive Geometry", the "genealo-gy of the methods of projective representation" and the "morphology of curves and surfaces" are relevant in the study of the evolution of (artistic and technical) “visual artefacts” and that they must thus refer to the thematic area of "geometry in drawing for design": a field that, from a historical point of view, stands out against the background of the millennial comparison between "science of form" and "science of vision". This is the thesis that we prove, starting from the replacement - half a century ago - of Descriptive Geometry with Computational Geometry and indicating their continuity and discontinuity. In retrospect, we emphasize the discontinuity be-tween the mechanical-projective paradigm and the computational-informational one, superimposed on the deep continuity of a geometry intended as a natural science: a kind of knowledge that is always negotiated be-tween "morphology" and "theories of perception". In prospect, we prove the thesis by recognizing that today's applications of Computational Geometry are articulated following the chapters of the psychology of vision: from the elaboration of the proximal stimulus to the processes of perceptive, cognitive and cultural categorization. -------------- Per compensare l’episodicità dei temi trattati dai contributi raccolti nella sezione introdotta da questo saggio, qui argomentiamo una visione unitaria – retrospettiva e prospettiva – delle vicende storiche della “geometria per il disegno”. Sosteniamo che la “Storia della Geometria Descrittiva”, la “genealogia dei metodi di rappresenta-zione proiettiva” e la “morfologia delle curve e delle superfici” sono rilevanti nello studio dell’evoluzione degli artefatti visuali (artistici e tecnici) e che, perciò, si devono riferire all’ambito tematico della “geometria per il di-segno”: ambito che si staglia storicamente sullo sfondo del millenario confronto tra “scienza della forma” e “scienza della visione”. Questa è la tesi che dimostriamo (retrospettivamente e prospettivamente) partendo dal subentro – mezzo secolo fa – della Geometria Computazionale alla Geometria Descrittiva, indicandone continui-tà e discontinuità. Retrospettivamente, sottolineiamo la discontinuità tra il paradigma meccanico-proiettivo e quello computazionale-informazionale sovrapposta alla continuità profonda di una geometria intesa come scienza naturale: sapere da sempre negoziato tra “morfologia” e “teorie della percezione”. Prospettivamente, dimostriamo la tesi nel fatto che le applicazioni odierne della Geometria Computazionale si articolano seguendo i capitoli della psicologia e semiotica della visione: dall’elaborazione dello stimolo prossimale ai processi di ca-tegorizzazione percettiva, cognitiva e culturale.
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