Il contributo verte sul confronto di due tipi di casi studio: 1) i dispositivi didattici dedicati al patrimonio storico dell'Interior design e 2) le istallazioni artistiche on-site dedicate all'esperienza del paesaggio. Entrambi i casi sono caratterizzati da bassa tecnologia digitale, alto livello di esperienza analogica, traduzione di immagini tra diversi media visuali e aptici in ambienti reali che funzionano ancora come wunderkammern. Ci proponiamo di studiare il dispositivo semiotico comune a questi diversi casi. ------------------- The contribution focuses on the comparison of two types of case studies: 1) educational devices dedicated to the historical heritage of the Interior Design and 2) artistic (on-site) installations dedicated to the experience of the landscape. Both cases are characterised by low digital technology, high level of analogic experience, translation of images between different visual and haptic media in real environments that still function as wunderkammern. Our aim is to study the semiotic device shared by these different cases.
Venetian perspective boxes: when the images become environments : low-tech high-knowledge media for teaching the historical heritage of the interior/exterior environments
Gay, Fabrizio
;Cazzaro, Irene
2019-01-01
Abstract
Il contributo verte sul confronto di due tipi di casi studio: 1) i dispositivi didattici dedicati al patrimonio storico dell'Interior design e 2) le istallazioni artistiche on-site dedicate all'esperienza del paesaggio. Entrambi i casi sono caratterizzati da bassa tecnologia digitale, alto livello di esperienza analogica, traduzione di immagini tra diversi media visuali e aptici in ambienti reali che funzionano ancora come wunderkammern. Ci proponiamo di studiare il dispositivo semiotico comune a questi diversi casi. ------------------- The contribution focuses on the comparison of two types of case studies: 1) educational devices dedicated to the historical heritage of the Interior Design and 2) artistic (on-site) installations dedicated to the experience of the landscape. Both cases are characterised by low digital technology, high level of analogic experience, translation of images between different visual and haptic media in real environments that still function as wunderkammern. Our aim is to study the semiotic device shared by these different cases.
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