A partire dalla constatazione della forte similarità tra la figura della ninfa come è presentata da André Jolles nella Epistula prima del carteggio fittizio con Aby Warburg (1900) e quella della Gradiva descritta nella novella di Wilhelm Jensen (1903), il contributo riflette sulla significatività della convergenza tra l’interesse suscitato dalla stessa novella nella nascente psicoanalisi e quello di Jolles per la ninfa, non solo per il valore dello scambio di idee con Warburg nel contesto della storia dell’arte, ma anche come espressione in nuce delle originali riflessioni di Jolles relative al mito, sia precedenti che successive il carteggio. There are strong similarities between the figure of the nymph in André Jolles’ Epistula Prima (1900)—the first letter in his fictive correspondence with Aby Warburg—and the spectral female character in Wilhelm Jensen’s story Gradiva (1903). This article reflects on the significance of this convergence, with particular attention to the interest roused by Jensen’s story in the rising field of psychoanalysis, and the importance of fascination for the study of art inspired in Jolles by the nymph. This work is based on the analysis of this shared interest between psychoanalysis and art history in order to emphasize the originality of Jolles’ thinking about myth, both before and after his correspondence with Aby Warburg.

Ninfa e Gradiva: dalla percezione individuale alla memoria storica sovrapersonale = Nymph and Gradiva: From the Individual Perception to the Historical and Transpersonal Memory = Nymphe et Gradiva : de la perception individuelle à la mémoire historique superpersonnelle

Sacco, Daniela
2016-01-01

Abstract

A partire dalla constatazione della forte similarità tra la figura della ninfa come è presentata da André Jolles nella Epistula prima del carteggio fittizio con Aby Warburg (1900) e quella della Gradiva descritta nella novella di Wilhelm Jensen (1903), il contributo riflette sulla significatività della convergenza tra l’interesse suscitato dalla stessa novella nella nascente psicoanalisi e quello di Jolles per la ninfa, non solo per il valore dello scambio di idee con Warburg nel contesto della storia dell’arte, ma anche come espressione in nuce delle originali riflessioni di Jolles relative al mito, sia precedenti che successive il carteggio. There are strong similarities between the figure of the nymph in André Jolles’ Epistula Prima (1900)—the first letter in his fictive correspondence with Aby Warburg—and the spectral female character in Wilhelm Jensen’s story Gradiva (1903). This article reflects on the significance of this convergence, with particular attention to the interest roused by Jensen’s story in the rising field of psychoanalysis, and the importance of fascination for the study of art inspired in Jolles by the nymph. This work is based on the analysis of this shared interest between psychoanalysis and art history in order to emphasize the originality of Jolles’ thinking about myth, both before and after his correspondence with Aby Warburg.
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