Come un Giano bifronte, geometria e astrazione rappresentano due lati di una stessa entità nel pensiero di Oswald Mathias Ungers. La definizione geometrica, il disegno dalle proporzioni chiare e definite, la levigatezza delle forme pure, manifestano nella sua ricerca un incessante bisogno di “ordine”, inteso come prefigurazione di un’idea di bello. La ricerca e la definizione di un ordine rappresentano per Ungers non solo l’assunzione di una postura culturale e progettuale, bensì un costante confronto con i limiti stessi dell’architettura, dove s’incontrano figurazione e costruzione, astrazione e geometria. ---As a two-faced Janus, geometry and abstraction represent two sides of a unique entity in Oswald Mathias Ungers theories. The geometrical definition, the drawing clear and well-defined proportions, and the pure forms smoothness, they all express into his research a continual need of “order”, interpreted as prefiguration of an idea of beauty. The research and the definition of an order represent for Ungers not only the assumption of a cultural and architectural position, but a continuous comparison with the architectural limits themselves, where figuration and construction, abstraction and geometry meet.

Geometria e astrazione in Oswald Mathias Ungers. Il tumulto dell’ordine e unità formale = Geometry and Abstraction in Oswald Mathias Ungers

D'Abramo, Vincenzo
2021-01-01

Abstract

Come un Giano bifronte, geometria e astrazione rappresentano due lati di una stessa entità nel pensiero di Oswald Mathias Ungers. La definizione geometrica, il disegno dalle proporzioni chiare e definite, la levigatezza delle forme pure, manifestano nella sua ricerca un incessante bisogno di “ordine”, inteso come prefigurazione di un’idea di bello. La ricerca e la definizione di un ordine rappresentano per Ungers non solo l’assunzione di una postura culturale e progettuale, bensì un costante confronto con i limiti stessi dell’architettura, dove s’incontrano figurazione e costruzione, astrazione e geometria. ---As a two-faced Janus, geometry and abstraction represent two sides of a unique entity in Oswald Mathias Ungers theories. The geometrical definition, the drawing clear and well-defined proportions, and the pure forms smoothness, they all express into his research a continual need of “order”, interpreted as prefiguration of an idea of beauty. The research and the definition of an order represent for Ungers not only the assumption of a cultural and architectural position, but a continuous comparison with the architectural limits themselves, where figuration and construction, abstraction and geometry meet.
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