A differenza del risiedere, che rimanda alla dimensione giuridica del vincolo tra l’individuo e un determinato luogo, l’abitare è l’insieme complesso di pratiche che mettono in relazione l’esistenza dell’essere umano e il perdurare del luogo. Questo paper ragiona sulla maniera in cui la non totale sovrapposizione tra il risiedere e l’abitare genera una molteplicità di forme e intensità di cura dei luoghi. In una stagione in cui i processi di transizione sociale ci impongono un urgente riflessione, politiche e progetti locali sembrano concentrarsi più sulle potenzialità di un travaso di popolazioni (anche solo temporanee) che sulle prese sociali e progettuali già presenti. Guardando le pratiche già in atto, si può imparare dalla comunità presente (Illich, 1973) per mettere a sistema progettualità che si possano radicare nel territorio, incentivando processi di cura e sviluppando la capacità di immaginazione e di formulazione di domande di spazi, come strumento di indagine per testare possibili scenari futuri. Proponiamo di sviluppare i ragionamenti qui introdotti attraverso due casi dell’Italia meridionale che mostrano un’ampia gamma di forme e intensità dell’abitare, con dinamiche e sistemi di relazioni confrontabili in contesti territoriali diversi. I casi studio in dialogo sono Biccari (FG) e Solanas (CA); il primo comune intermedio alle pendici dei Monti Dauni in Puglia, il secondo isola amministrativa del comune di Sinnai nella costa sud orientale della Sardegna.
Abitare un territorio. Forme e intensità di cura del suolo, un dialogo tra due paesi del sud Italia
Volpe, Valeria;Zucca, Valentina Rossella
2023-01-01
Abstract
A differenza del risiedere, che rimanda alla dimensione giuridica del vincolo tra l’individuo e un determinato luogo, l’abitare è l’insieme complesso di pratiche che mettono in relazione l’esistenza dell’essere umano e il perdurare del luogo. Questo paper ragiona sulla maniera in cui la non totale sovrapposizione tra il risiedere e l’abitare genera una molteplicità di forme e intensità di cura dei luoghi. In una stagione in cui i processi di transizione sociale ci impongono un urgente riflessione, politiche e progetti locali sembrano concentrarsi più sulle potenzialità di un travaso di popolazioni (anche solo temporanee) che sulle prese sociali e progettuali già presenti. Guardando le pratiche già in atto, si può imparare dalla comunità presente (Illich, 1973) per mettere a sistema progettualità che si possano radicare nel territorio, incentivando processi di cura e sviluppando la capacità di immaginazione e di formulazione di domande di spazi, come strumento di indagine per testare possibili scenari futuri. Proponiamo di sviluppare i ragionamenti qui introdotti attraverso due casi dell’Italia meridionale che mostrano un’ampia gamma di forme e intensità dell’abitare, con dinamiche e sistemi di relazioni confrontabili in contesti territoriali diversi. I casi studio in dialogo sono Biccari (FG) e Solanas (CA); il primo comune intermedio alle pendici dei Monti Dauni in Puglia, il secondo isola amministrativa del comune di Sinnai nella costa sud orientale della Sardegna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.