Il progetto ClimHub si inserisce in una cultura del progetto che considera unitariamente l’adattamento climatico e la valorizzazione sociale ed estetica dei contesti urbani. Il progetto opera per trasformare uno spazio aperto complesso e attualmente strutturato secondo modelli monumentali-conservativi in un luogo climaticamente sicuro e socialmente inclusivo nel rispetto degli obiettivi dell’Agenda2030 delle Nazioni Unite. In particolare il progetto opera sulle pertinenze di una villa palladiana sita a Bassano del Grappa (VI). La strategia unifica tecniche di trasformazione territoriale a impatto misurabile, di formazione della collettività attraverso eventi culturali di massa, e di disseminazione di buone pratiche alla pubblica amministrazione. La prima premessa è il superamento dell’approccio tecnicista e puntuale alla sostenibilità, nella consapevolezza che fragilità ambientali e sociali debbano essere considerate unitariamente nell’attuale processo così definito di transizione. La seconda premessa è che la transizione debba essere situata spazialmente, considerata in termini territoriali e quindi relazionali. Proprio sulla dimensione spaziale che intreccia questioni ambientali e sociali si basa la proposta per un nuovo welfare ecosistemico che, a partire dall’individuazione e dalla mappatura degli spazi di interesse pubblico, li consideri deposito potenziale per un progetto di adattamento territoriale. Attraverso l’esperienza di ClimHub si intende proporre una prima ridefinizione di bene comune basata sulla potenzialità dello spazio aperto di interesse collettivo come luogo di resilienza integrata.

ClimHub. Una sperimentazione di resilienza integrata

Pace, Michela
;
Bertin, Mattia
In corso di stampa

Abstract

Il progetto ClimHub si inserisce in una cultura del progetto che considera unitariamente l’adattamento climatico e la valorizzazione sociale ed estetica dei contesti urbani. Il progetto opera per trasformare uno spazio aperto complesso e attualmente strutturato secondo modelli monumentali-conservativi in un luogo climaticamente sicuro e socialmente inclusivo nel rispetto degli obiettivi dell’Agenda2030 delle Nazioni Unite. In particolare il progetto opera sulle pertinenze di una villa palladiana sita a Bassano del Grappa (VI). La strategia unifica tecniche di trasformazione territoriale a impatto misurabile, di formazione della collettività attraverso eventi culturali di massa, e di disseminazione di buone pratiche alla pubblica amministrazione. La prima premessa è il superamento dell’approccio tecnicista e puntuale alla sostenibilità, nella consapevolezza che fragilità ambientali e sociali debbano essere considerate unitariamente nell’attuale processo così definito di transizione. La seconda premessa è che la transizione debba essere situata spazialmente, considerata in termini territoriali e quindi relazionali. Proprio sulla dimensione spaziale che intreccia questioni ambientali e sociali si basa la proposta per un nuovo welfare ecosistemico che, a partire dall’individuazione e dalla mappatura degli spazi di interesse pubblico, li consideri deposito potenziale per un progetto di adattamento territoriale. Attraverso l’esperienza di ClimHub si intende proporre una prima ridefinizione di bene comune basata sulla potenzialità dello spazio aperto di interesse collettivo come luogo di resilienza integrata.
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