Il “tessuto sociale” che costituisce le nostre comunità è composto da persone che percepiscono e vivono gli spazi urbani in modo differente. È quindi necessario progettare spazi che si adattino alle abitudini e alle esigenze di tutti gli utenti; questo diventa particolarmente importante per consentire la fruibilità alle persone con disabilità. Negli ultimi vent’anni sono state progettate e applicate diverse soluzioni per consentire alle persone con disabilità una fruizione autonoma della città, ma molte sono postume e hanno modificato l’aspetto dei luoghi creando nuove barriere architettoniche involontarie. Un esempio è quello delle pavimentazioni tattili che, progettate per aiutare i disabili visivi, possono modificare il modo in cui altri utenti, come quelli con difficoltà motorie, si muovono. Si apre quindi un dibattito su come creare luoghi più inclusivi, capaci di adattarsi positivamente alle diverse esigenze. Questo contributo vuole esaminare come gli spazi possano essere (ri)progettati attraverso un uso più attento di questi ausili. In un primo momento, si analizzano le pavimentazioni tattili per comprenderne le caratteristiche e l’applicazione. Successivamente, viene indagato il rapporto di questi sistemi con contesto e diversi utenti, per capire come si modificano i luoghi e quando si creano barriere architettoniche involontarie. Si studiano poi possibili soluzioni per garantire l’inclusività e coordinare la progettazione, analizzando possibili buone pratiche.

Insightful Design of Tactile Pavings for “Social Fabric” Preservation = Preservare il tessuto sociale attraverso un’attenta implementazione dei sistemi informativi tattili

Chiara Scanagatta
2023-01-01

Abstract

Il “tessuto sociale” che costituisce le nostre comunità è composto da persone che percepiscono e vivono gli spazi urbani in modo differente. È quindi necessario progettare spazi che si adattino alle abitudini e alle esigenze di tutti gli utenti; questo diventa particolarmente importante per consentire la fruibilità alle persone con disabilità. Negli ultimi vent’anni sono state progettate e applicate diverse soluzioni per consentire alle persone con disabilità una fruizione autonoma della città, ma molte sono postume e hanno modificato l’aspetto dei luoghi creando nuove barriere architettoniche involontarie. Un esempio è quello delle pavimentazioni tattili che, progettate per aiutare i disabili visivi, possono modificare il modo in cui altri utenti, come quelli con difficoltà motorie, si muovono. Si apre quindi un dibattito su come creare luoghi più inclusivi, capaci di adattarsi positivamente alle diverse esigenze. Questo contributo vuole esaminare come gli spazi possano essere (ri)progettati attraverso un uso più attento di questi ausili. In un primo momento, si analizzano le pavimentazioni tattili per comprenderne le caratteristiche e l’applicazione. Successivamente, viene indagato il rapporto di questi sistemi con contesto e diversi utenti, per capire come si modificano i luoghi e quando si creano barriere architettoniche involontarie. Si studiano poi possibili soluzioni per garantire l’inclusività e coordinare la progettazione, analizzando possibili buone pratiche.
2023
9791259530899
9791259530523
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