Il territorio delle Dolomiti bellunesi, seppur di maggior estensione rispetto a quello interessante le Dolomiti in Trentino o in Alto Adige, non sembra essere valorizzato quanto quello ricadente sotto l’amministrazione delle due provincie autonome, in termini di marketing territoriale turistico. Inoltre, nel bellunese, è presente un alto divario fra comuni in condizione di sovraccarico di flussi turistici in alta stagione (Cortina, parte del Cadore e dello Zoldano) e comuni in cui, i vincoli imposti dal sito, non permettono l’avvio di attività diverse da quella turistica che è, comunque, poco incisiva e che quindi presentano un alto tasso di disoccupazione e di spopolamento. Per i contesti territoriali caratterizzati da sovraccarico o da sotto carico turistico (overtourism/undertourism), le piattaforme digitali possono contribuire alla regolazione dei flussi, per i primi, e alla costruzione di un’offerta turistica, per i secondi. Il saggio propone un approccio basato sulla tecnologia e sulla terza missione, che potrebbe aiutare questi contesti a sviluppare dei piani (di mobilità sostenibile e di turismo intelligente) basati su modelli di economia collaborativa (Collaborative Business Models) e quindi sulla collaborazione fra l’Università, la popolazione locale, gli stakeholders interessati e la pubblica amministrazione. Attraverso questo approccio si potrebbe, da un lato, lavorare per garantire che l’effetto di overtourism non influisca negativamente sul sito UNESCO e sulla vita quotidiana dei residenti che lo abitano e, dall’altro, migliorare e diversificare l’offerta di servizi turistici nei comuni del bellunese caratterizzati da sotto carico turistico.
Le piattaforme digitali e la terza missione al servizio dei contesti in sovraccarico e sotto carico turistico (overtourism & undertourism): territorio bellunese e Dolomiti UNESCO
Olga Tzatzadaki
2021-01-01
Abstract
Il territorio delle Dolomiti bellunesi, seppur di maggior estensione rispetto a quello interessante le Dolomiti in Trentino o in Alto Adige, non sembra essere valorizzato quanto quello ricadente sotto l’amministrazione delle due provincie autonome, in termini di marketing territoriale turistico. Inoltre, nel bellunese, è presente un alto divario fra comuni in condizione di sovraccarico di flussi turistici in alta stagione (Cortina, parte del Cadore e dello Zoldano) e comuni in cui, i vincoli imposti dal sito, non permettono l’avvio di attività diverse da quella turistica che è, comunque, poco incisiva e che quindi presentano un alto tasso di disoccupazione e di spopolamento. Per i contesti territoriali caratterizzati da sovraccarico o da sotto carico turistico (overtourism/undertourism), le piattaforme digitali possono contribuire alla regolazione dei flussi, per i primi, e alla costruzione di un’offerta turistica, per i secondi. Il saggio propone un approccio basato sulla tecnologia e sulla terza missione, che potrebbe aiutare questi contesti a sviluppare dei piani (di mobilità sostenibile e di turismo intelligente) basati su modelli di economia collaborativa (Collaborative Business Models) e quindi sulla collaborazione fra l’Università, la popolazione locale, gli stakeholders interessati e la pubblica amministrazione. Attraverso questo approccio si potrebbe, da un lato, lavorare per garantire che l’effetto di overtourism non influisca negativamente sul sito UNESCO e sulla vita quotidiana dei residenti che lo abitano e, dall’altro, migliorare e diversificare l’offerta di servizi turistici nei comuni del bellunese caratterizzati da sotto carico turistico.File | Dimensione | Formato | |
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