ORIGINALITÀ L’articolo analizza dal punto di vista del Global Warming Potential (GWP) l’impatto causato sull’Embodied Carbon di un edifico dalla presenza di volumi realizzati a sbalzo. Gli sbalzi (cantilever) vengono spesso utilizzati come soluzione architettonica non necessaria nella definizione dell’aspetto di un edificio. Questo avviene spesso ignorando le implicazioni strutturali della realizzazione di un aggetto e le conseguenti ricadute in termini di quantitativi di materiali e impatto ambientale. L’originalità dell’articolo consiste nell’evidenziare la dipendenza del bilancio di sostenibilità ambientale di un edificio alle scelte compositive intraprese dal progettista, concentrando l’analisi sui volumi aggettanti METODOLOGIA L’articolo si basa sull’applicazione della metodologia di Life Cycle Assessement – LCA descritta dalla norma EN 14978. L’edificio scelto come caso studio ospita il dipartimento di architettura dell’Università di Melbourne, emblematico perché progettato in un’ottica di pedagogia applicata per mostrare un esempio virtuoso di architettura. L’edifico presenta un voluminoso aggetto, realizzato senza effettive esigenze funzionali come semplice scelta compositiva. Il software ETABS viene utilizzato per ricreare la struttura portante dell’edificio sulla base dei disegni originali. In parallelo, viene sviluppata una variante nella quale lo stesso volume è supportato da due pilastri. La metodologia LCA viene utilizzata per valutare l’impatto ambientale (GWP) delle due alternative. IMPATTO L’articolo evidenzia l’importanza dell’integrazione dell’analisi LCA fin dalle prime fasi della progettazione di un edificio e sensibilizza i progettisti nell’intraprendere scelte oculate di minimizzazione dell’uso dei materiali anche attraverso opportune scelte compositive. I risultati sono stati illustrati allo studio che ha progettato l’edificio e al responsabile dello sviluppo immobiliare dell’University of Melbourne che, con oltre 50 mila studenti, è uno dei principali sviluppatori immobiliari dello stato di Victoria.

Embodied Carbon Premium for Cantilevers

Trabucco, Dario;Miglietta, Paola;Perrucci, Giovanni
2024-01-01

Abstract

ORIGINALITÀ L’articolo analizza dal punto di vista del Global Warming Potential (GWP) l’impatto causato sull’Embodied Carbon di un edifico dalla presenza di volumi realizzati a sbalzo. Gli sbalzi (cantilever) vengono spesso utilizzati come soluzione architettonica non necessaria nella definizione dell’aspetto di un edificio. Questo avviene spesso ignorando le implicazioni strutturali della realizzazione di un aggetto e le conseguenti ricadute in termini di quantitativi di materiali e impatto ambientale. L’originalità dell’articolo consiste nell’evidenziare la dipendenza del bilancio di sostenibilità ambientale di un edificio alle scelte compositive intraprese dal progettista, concentrando l’analisi sui volumi aggettanti METODOLOGIA L’articolo si basa sull’applicazione della metodologia di Life Cycle Assessement – LCA descritta dalla norma EN 14978. L’edificio scelto come caso studio ospita il dipartimento di architettura dell’Università di Melbourne, emblematico perché progettato in un’ottica di pedagogia applicata per mostrare un esempio virtuoso di architettura. L’edifico presenta un voluminoso aggetto, realizzato senza effettive esigenze funzionali come semplice scelta compositiva. Il software ETABS viene utilizzato per ricreare la struttura portante dell’edificio sulla base dei disegni originali. In parallelo, viene sviluppata una variante nella quale lo stesso volume è supportato da due pilastri. La metodologia LCA viene utilizzata per valutare l’impatto ambientale (GWP) delle due alternative. IMPATTO L’articolo evidenzia l’importanza dell’integrazione dell’analisi LCA fin dalle prime fasi della progettazione di un edificio e sensibilizza i progettisti nell’intraprendere scelte oculate di minimizzazione dell’uso dei materiali anche attraverso opportune scelte compositive. I risultati sono stati illustrati allo studio che ha progettato l’edificio e al responsabile dello sviluppo immobiliare dell’University of Melbourne che, con oltre 50 mila studenti, è uno dei principali sviluppatori immobiliari dello stato di Victoria.
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