Il contributo desidera evidenziare come il romanzo possa diventare una fonte preziosa per l’analisi urbana, soprattutto per raccogliere informazioni riguardanti la vita quoti diana dei contesti locali. La vita quotidiana è, per definizione, l’oggetto della “ricerca” di scrittori, artisti e registi che, attraverso le loro opere, cercano di raccontare. Si tratta di narrazioni non-scientifiche che possono “momentaneamente” assumere un valore scientifico e consegnare all’analista una serie di informazioni sulla vita urbana che, diffi cilmente, si raccolgono attraverso metodologie di ricerca tradizionali. Questi “narratori del quotidiano”, trasmettono attraverso i loro racconti pratiche spaziali, spazi di rappre sentazione, emozioni, sentimenti, desideri, sensazioni e quanto riguarda la formazione dell’anima propria dei luoghi. Soprattutto, gli scrittori riescono non solo a raccontare le pratiche spaziali e gli spazi di rappresentazione attraverso una “descrizione densa”, grazie alla loro capacità di osservazione e di narrazione, ma riescono anche a connettere quelle stesse pratiche e quegli stessi spazi alle emozioni. In questo modo, il romanzo diventa una fonte straordinaria di raccolta di informazioni sulle emozioni che, per gli scrittori, condizionano la vita quotidiana dell’individuo. Condizionare il quotidiano significa che le emozioni sono in grado di trasformare pratiche e spazi urbani; le emozioni sono un fattore determinante, che gli scrittori svelano e raccontano con straordinaria capacità, per la formazione dello spazio. Il contributo si conclude presentando un caso-studio, il Nordest italiano, e l’opera di alcuni degli scrittori che, negli ultimi anni, si sono dedicati a raccontarne le trasformazioni socio-spaziali e del quotidiano e di come queste siano direttamente connesse alle emozioni.

IL ROMANZO COME FONTE: RACCONTARE LE EMOZIONI CHE CONDIZIONANO SPAZI, PRATICHE E VITA QUOTIDIANA

olga tzatzadaki
2023-01-01

Abstract

Il contributo desidera evidenziare come il romanzo possa diventare una fonte preziosa per l’analisi urbana, soprattutto per raccogliere informazioni riguardanti la vita quoti diana dei contesti locali. La vita quotidiana è, per definizione, l’oggetto della “ricerca” di scrittori, artisti e registi che, attraverso le loro opere, cercano di raccontare. Si tratta di narrazioni non-scientifiche che possono “momentaneamente” assumere un valore scientifico e consegnare all’analista una serie di informazioni sulla vita urbana che, diffi cilmente, si raccolgono attraverso metodologie di ricerca tradizionali. Questi “narratori del quotidiano”, trasmettono attraverso i loro racconti pratiche spaziali, spazi di rappre sentazione, emozioni, sentimenti, desideri, sensazioni e quanto riguarda la formazione dell’anima propria dei luoghi. Soprattutto, gli scrittori riescono non solo a raccontare le pratiche spaziali e gli spazi di rappresentazione attraverso una “descrizione densa”, grazie alla loro capacità di osservazione e di narrazione, ma riescono anche a connettere quelle stesse pratiche e quegli stessi spazi alle emozioni. In questo modo, il romanzo diventa una fonte straordinaria di raccolta di informazioni sulle emozioni che, per gli scrittori, condizionano la vita quotidiana dell’individuo. Condizionare il quotidiano significa che le emozioni sono in grado di trasformare pratiche e spazi urbani; le emozioni sono un fattore determinante, che gli scrittori svelano e raccontano con straordinaria capacità, per la formazione dello spazio. Il contributo si conclude presentando un caso-studio, il Nordest italiano, e l’opera di alcuni degli scrittori che, negli ultimi anni, si sono dedicati a raccontarne le trasformazioni socio-spaziali e del quotidiano e di come queste siano direttamente connesse alle emozioni.
2023
978-88-31277-08-2
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