Il saggio risponde alla seguente domanda (tesi): La nozione estetologica di “atmosfera” introdotta nel dibattito italiano da Tonino Griffero è davvero un concetto operabile nelle tecniche progettuali, nelle teorie e nelle storie del design? Sembra impossibile oggettivare tecnicamente la molteplice e proteiforme di atmosfera intesa qualità espressiva inerente all’esperienza pre-conscia di un luogo, co-suscitata da una molteplicità di fattori epistemicamente in-confrontabili tra loro. Per tentare una risposta questo contributo si concentra sulle atmosfere convenzionali intendendole come veri e propri oggetti sociali, specie in relazione alle categorie dell’interior design. Il contributo risponde sviluppando e correlando due sequenze argomentative. 1°) Anzitutto, seguendo Griffero, pone la nozione di ‘atmosfera’ in relazione a quella di ‘affordance’ già usata in diverse teorie del design ma maturata nella fe-nomenologia della percezione ecologica di James Gibson. Poi, seguendo Gibson, indica una specificazione ‘ambientale’ delle “affordances” e pone la questione della loro oggettivazione e misurazione. 2°) Allo scopo di tale oggettivazione e misura delle affordance ambientali il con-tributo avanza l’ipotesi di usare alcune applicazioni di Artificial Inteligence oggi usualmente impiegate nell’elaborazione di grandi data set di documenti digitali per raggiungere obiettivi creativi, critici, storico-archivistici. In conclusione, il contributo tratteggia alcune fondamentali condizioni di possibilità di una siffatta misurazione oggettiva descrivendo alcune caratteristiche iniziali di un sistema artificiale di riconoscimento di categorie morfologiche degli spazi interni a partire da vasti data set di documenti. Dunque il testo indaga in ultima analisi la nozione psico-cognitiva di "affordance ambientale".
Environmental Affordances: Some Meetings Between Artificial Aesthetics and Interior Design Theory
Gay, Fabrizio
;Cazzaro, Irene
2023-01-01
Abstract
Il saggio risponde alla seguente domanda (tesi): La nozione estetologica di “atmosfera” introdotta nel dibattito italiano da Tonino Griffero è davvero un concetto operabile nelle tecniche progettuali, nelle teorie e nelle storie del design? Sembra impossibile oggettivare tecnicamente la molteplice e proteiforme di atmosfera intesa qualità espressiva inerente all’esperienza pre-conscia di un luogo, co-suscitata da una molteplicità di fattori epistemicamente in-confrontabili tra loro. Per tentare una risposta questo contributo si concentra sulle atmosfere convenzionali intendendole come veri e propri oggetti sociali, specie in relazione alle categorie dell’interior design. Il contributo risponde sviluppando e correlando due sequenze argomentative. 1°) Anzitutto, seguendo Griffero, pone la nozione di ‘atmosfera’ in relazione a quella di ‘affordance’ già usata in diverse teorie del design ma maturata nella fe-nomenologia della percezione ecologica di James Gibson. Poi, seguendo Gibson, indica una specificazione ‘ambientale’ delle “affordances” e pone la questione della loro oggettivazione e misurazione. 2°) Allo scopo di tale oggettivazione e misura delle affordance ambientali il con-tributo avanza l’ipotesi di usare alcune applicazioni di Artificial Inteligence oggi usualmente impiegate nell’elaborazione di grandi data set di documenti digitali per raggiungere obiettivi creativi, critici, storico-archivistici. In conclusione, il contributo tratteggia alcune fondamentali condizioni di possibilità di una siffatta misurazione oggettiva descrivendo alcune caratteristiche iniziali di un sistema artificiale di riconoscimento di categorie morfologiche degli spazi interni a partire da vasti data set di documenti. Dunque il testo indaga in ultima analisi la nozione psico-cognitiva di "affordance ambientale".File | Dimensione | Formato | |
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